Cronologia generale del 2011
Cronologia generale del 2011
Gennaio
1 gennaio
Attualità. In Egitto, sanguinosa strage nella città di Alessandria: uccisi 22 cristiani copti, con ogni probabilità da un attentatore legato ad al-Qaeda, mentre uscivano dalla messa di mezzanotte. Durissime le proteste della comunità internazionale, ma anche da parte del pontefice Benedetto XVI, secondo cui si tratta di «un gesto vile che offende Dio e l’umanità».
3 gennaio
Attualità. Nello Yemen, 43 migranti africani muoiono a bordo di un barcone a largo delle coste meridionali (una quarantina i dispersi).
4 gennaio
Politica. In Pakistan, a Islamabad, assassinato da una guardia del corpo il governatore del Punjab Salman Taseer per essersi schierato con Asia Bibi, una cristiana condannata a morte che aveva insultato Maometto.
5 gennaio
Politica. Il ministro delle Riforme Umberto Bossi dichiara che l’ultimo decreto attuativo del federalismo dovrà essere approvato al massimo – pena la tenuta della coalizione di governo – nella settimana tra il 17 e il 23 gennaio.
7 gennaio
Politica. In Afghanistan, nella città meridionale di Spin Boldak, un attentatore suicida dotato di giubbotto esplosivo provoca la morte di 17 persone e il ferimento di una ventina.
10 gennaio
Politica. In Spagna, i separatisti baschi dell’Eta hanno annunciato una tregua «generale, permanente e verificabile dalla comunità internazionale».
Arte. A Vicenza, nella chiesa di Santa Corona, scoperto un affresco datato 1501 con gli stemmi delle famiglie Scroffa e Thiene (il dipinto, oltre all’anno, riporta addirittura il giorno: 15 ottobre).
12 gennaio
Politica. In Germania per un incontro ufficiale con la cancelliera Angela Merkel, il premier Silvio Berlusconi attacca durante la conferenza stampa i giudici italiani, definendoli una «patologia», e afferma che in Italia non esiste la possibilità – come nella nazione tedesca – di formare una grande coalizione. Berlusconi, inoltre, torna ad attaccare nuovamente l’opposizione: «Purtroppo non possiamo contare su una opposizione socialdemocratica. È un’opposizione divisa, senza idee, senza progetti, senza leader. Non vediamo dentro questa coalizione nessuna persona che possa essere presa sul serio e con cui sia possibile parlare in modo serio».
Politica. In Sudan, dopo tre giorni di votazione, il referendum sull’indipendenza della zona meridionale del paese (cristiano e animista, a differenza del nord musulmano) raggiunge il quorum ed è perciò valido. Si attendono i risultati per la metà del prossimo febbraio.
Politica. In Afghanistan, a Kabul, un attentatore suicida provoca nel quartiere del parlamento la morte di 4 persone e il ferimento di una trentina.
13 gennaio
Politica. Alla direzione nazionale del Pd, dove si confrontano le varie correnti interne del partito (tra cui, in particolare, quella maggioritaria e le due capeggiate da Walter Veltroni e dai «rottamatori» Giuseppe Civati e Matteo Renzi), il segretario Pier Luigi Bersani dichiara: «Sento la necessità di fare un forte richiamo a uno stile di discussione composto e solidale. Non possiamo accettare che una deriva di stile di questo genere ci indebolisca in un anno di combattimento».
14 gennaio
Politica. A Roma, dopo lo scioglimento avvenuto alcuni giorni fa, è stato formato il nuovo consiglio comunale voluto dal sindaco Gianni Alemanno: al posto di Maurizio Leo, assessore al Bilancio, subentra l’ex dirigente della Banca d’Italia Carmine Lamanda, mentre in sostituzione dell’assessore alla Cultura Umberto Croppi, passato nelle fila del Fli, dovrebbe essere scelto l’attuale delegato al Centro storico, Dino Gasperini. Inoltre, tra gli altri ruoli chiave: Fabio De Lillo cederà l’assessorato all’Ambiente a Marco Visconti e Sergio Marchi i Trasporti ad Antonello Aurigemma.
Politica. In Tunisia, assediata negli ultimi giorni da migliaia di manifestanti contro il governo e la sua politica dei prezzi, nonostante il discorso conciliante di ieri del presidente Ben Ali – che ha promesso di non ricandidarsi nel 2014 – non si placano le proteste e gli scontri di piazza. Almeno 5000 le persone che invadono il centro storico di Tunisi e che, al grido di «No a Ben Ali!», «Ben Ali, vattene!», «Ben Ali, ne abbiamo abbastanza!», tentano di buttare giù il presidente in carica ormai dal lontano 1987 e assediano il palazzo del governo.
15 gennaio
Politica. Precipita la situazione in Tunisia: il presidente Ben Ali fugge dal paese, riparando in Arabia Saudita, e si lascia un drammatico caos alle spalle, tanto che – nonostante l’annuncio da parte del nuovo presidente ad interim, il primo ministro Mohammed Ghannouchi, di nuove elezioni entro sei mesi – si fronteggiano ormai in modo cruento le «squadracce» del vecchio leader e i manifestanti. Sarebbero alcune decine i morti per le strade della capitale e in altri luoghi del paese nordafricano, come dimostrano i roghi nelle prigioni di Monastir, Biserte e Mahdia.
16 gennaio
Politica. In Tunisia, proseguono senza sosta le violenze: scontri e morti a Tunisi, ormai in preda a saccheggi di ogni tipo, e preso d’assalto il palazzo presidenziale di Sidi Abu Said, dove sono asserragliati i fedelissimi di Ben Ali della Guardia nazionale.
17 gennaio
Politica. Mentre in Tunisia continuano le manifestazioni di piazza e il malcontento si allarga anche a Giordania e Yemen, il presidente della Repubblica italiana Napolitano dichiara: «Ciò che è accaduto e sta accadendo in Tunisia e in Algeria ci deve rendere avvertiti della necessità che l’Europa dia risposte concrete e convincenti alle attese della popolazione e dei paesi della sponda sud del Mediterraneo, attese di sviluppo congiunto con l’Europa per il prossimo futuro».
18 gennaio
Politica/Attualità. Deponendo a Firenze sulle stragi mafiose del 1993, il pentito Giovanni Ciaramitaro dichiara che Francesco Giuliano gli avrebbe riferito come dietro gli attentati vi fosse la mano di Silvio Berlusconi: «Chiesi a Giuliano perché dovevamo colpire i monumenti e le cose di valore fuori dalla Sicilia. Lui mi disse che ci stava questo politico, che ancora non era un politico, ma che quando sarebbe diventato presidente del consiglio avrebbe abolito queste leggi. Poi mi disse che era Berlusconi».
Politica. In merito allo scandalo Ruby, mentre escono di giorno in giorno nuove rivelazioni delle escort che avrebbero preso parte ai festini nella villa di Berlusconi ad Arcore, il quotidiano della Cei «Avvenire» sostiene che questa è una «storia che ferisce» e il presidente della Repubblica Napolitano dichiara che «c’è turbamento» e che «bisogna fare chiarezza». Duri anche gli esponenti dell’opposizione: se il leader del Pd Bersani afferma: «Berlusconi si ritiri a vita privata», quello dell’Idv Di Pietro rincara la dose: «Il parlamento lo sfiduci al più presto». Intanto, nell’invito a comparire inviato dai magistrati di Milano al premier (reati da accertare: concussione e induzione alla prostituzione minorile), emergono le notizie che Berlusconi avrebbe staccato due assegni da 10.000 euro ad Alessandra Sorcinelli, una delle ragazze intervenute alle feste di Arcore, e che avrebbe dato l’assenso a elargire 5 milioni di euro a Ruby pur di non farle raccontare le vicende «a luci rosse» che l’hanno coinvolta.
Politica. In Afghanistan, all’interno della base di Bala Murghab, durante uno scontro a fuoco viene ucciso il caporalmaggiore degli alpini Luca Sanna, 32 anni, e un altro (Luca Barisonzi) rimane ferito.
Politica. In Iraq, nella città natale di Saddam Hussein, Tikrit, un kamikaze si è fatto esplodere nei pressi di un centro di reclutamento delle forse di sicurezza: 60 i morti e circa 150 i feriti. È la prima volta che a Tikrit avviene un attentato suicida di questo livello.
20 gennaio
Politica. Dopo il vertice di ieri a palazzo Grazioli tra Pdl e Lega, che chiede agli alleati di governo di rispettare le promesse sul federalismo, il premier Berlusconi – nonostante lo scandalo Ruby – si dice sereno sulla durata della legislatura. Intanto l’Anci, per bocca del suo presidente Sergio Chiamparino (sindaco di Torino), dichiara che il testo sul federalismo municipale non funzionerà.
Politica. Presentato alla camera dal Terzo polo di fini, Casini e Rutelli il testo con la mozione di sfiducia al ministro dei Beni culturali Sandro Bondi. Queste le dichiarazioni di Rutelli: «La cultura italiana è in coma a causa dei tagli drammatici del governo Berlusconi. O Bondi riesce, sull’ultimo tratto di strada, a ritornare sulla retta via, e dunque a ripristinare risorse per la cultura, per lo spettacolo, per il personale senza il quale fallisce tutto in Italia, oppure la nostra mozione di sfiducia andrà a destinazione con grande chiarezza e con grande forza».
Politica. In Tunisia, nel grande viale Bourghiba della capitale, una manifestazione compatta chiede lo scioglimento del partito ormai in carica da 23 anni e legato all’ex presidente Ben Ali, il Raggruppamento costituzionale democratico (Rcd).
21 gennaio
Politica. Nuovo monito del Quirinale in merito alle polemiche tra opposti schieramenti politici innescate dallo scandalo sessuale che sta investendo il premier Berlusconi: Napolitano chiede di porre freno a «ulteriori esasperazioni e tensioni che possono solo aggravare un turbamento largamente avvertito», esasperazioni e tensioni che provocano «un effetto di deprimente lontananza dallo sforzo che si richiede per superare le molteplici prove cui la comunità nazionale deve fare fronte».
Politica. In Albania, nella capitale Tirana, guerriglia urbana scatenata dall’opposizione socialista contro il governo di destra presieduto da Sali Berisha, accusato di corruzione: 3 i morti e decine i feriti tra i manifestanti. Il leader dell’opposizione nonché sindaco di Tirana, Edi Rama, accusa il governo di aver messo in atto «provocazioni nei confronti della pacifica protesta dei cittadini».
Politica. Messaggio di Bin Laden, lanciato attraverso la televisione araba Al Jazeera, alla Francia: «Pagherete cara la vostra presenza in Afghanistan. Vi ripetiamo lo stesso messaggio: la liberazione dei vostri prigionieri nelle mani dei nostri fratelli è legata al ritiro dei vostri soldati dal nostro paese».
22 gennaio
Politica. A Torino, al Lingotto, Walter Veltroni apre la convention dei Modem del Pd (l’ala di minoranza) e si candida – anche se in maniera non ufficiale – a guidare il partito contro la coalizione di Berlusconi alle prossime elezioni politiche. Questi i tre punti cruciali del suo discorso: 1) «Liberarsi dalla tentazione di un populismo di sinistra perché il populismo di Berlusconi si batte con il riformismo»; 2) «Dobbiamo affrancarci dall’illusione frontista, dalla coazione a ripetere, a costruire schieramenti eterogenei solo contro gli avversari che poi non sono capaci di reggere la prova del governo»; 3) «Bisogna avere il coraggio dell’innovazione. Il motto dei democratici deve essere non difendere, ma cambiare. Il Pd deve orientare il cambiamento». Bersani dal canto suo, durante il suo intervento, dichiara: «Non vedo lontananze con Walter, sul piano programmatico è possibile una sintesi. Bisogna garantire la dignità politica di ogni posizione, ma con una direzione di marcia univoca. Voi e io con voi ribadiamo le fondamentali ragioni di questo grande partito, che è pronto alla battaglia».
Arte. Dopo circa cinque mesi è stato finalmente trovato un accordo tra l’imprenditore Diego Della Valle (Tod’s SpA) e la Soprintendenza archeologica di Roma per il restauro del Colosseo, che costerà all’incirca 25 milioni di euro. Le somme più ingenti verranno destinate al restauro del prospetto settentrionale (5 milioni circa) e degli ambulacri (7 milioni circa)
Arte. È morto a New York, all’età di 73 anni, l’artista statunitense Dennis Oppenheim, originale sperimentatore nel campo della Land Art divenuto celebre per alcune provocatorie installazioni urbane.
23 gennaio
Politica. Alle primarie del Pd svoltesi a Bologna e Napoli, dove l’affluenza è stata relativamente buona, affermazione dei candidati del partito di Bersani contro quelli appoggiati dal governatore pugliese Nichi Vendola: vincono rispettivamente il presidente del consiglio provinciale Virginio Merola e l’europarlamentare Andrea Cozzolino, delfino quest’ultimo dell’ex governatore della Campania Antonio Bassolino.
Arte. Dopo l’esempio del Colosseo, anche la piramide Cestia trova uno sponsor: 1 milione di euro è stato infatti stanziato da un misterioso imprenditore giapponese.
24 gennaio
Politica. Rivolgendosi direttamente al nostro paese e all’Europa, il leader dell’opposizione albanese, Edi Rama, dichiara: «L’Italia e l’Ue non devono accettare in Albania una realtà inaccettabile per il mondo democratico e condannare la violenza di stato che uccide gente innocente».
Politica. In Russia, all’aeroporto internazionale Domodedovo di Mosca, un kamikaze imbottito di tritolo provoca la morte di 35 persone e il ferimento di 168, di cui almeno una ventina gravi. Si sospetta una donna caucasica legata alla guerriglia cecena. Il presidente russo Medvedev dichiara: «Violate le norme di sicurezza, i responsabili dello scalo ne risponderanno».
Politica. In Iraq, nella città santa degli sciiti di Kerbala, l’esplosione di due autobombe provoca la morte di 18 pellegrini e il ferimento di alcune centinaia.
25 gennaio
Politica. In un’intervista al quotidiano «la Repubblica» il premier albanese Berisha – in carica dal 2005 – attacca l’oppositore Rama, indicandolo come unico responsabile dei disordini di Tirana del 21 scorso: «Rimango in questo ufficio per evitare un rischio simile. Edi Rama, capo dell’opposizione, venerdì scorso per cinque ore ha guidato l’assalto e non nel cuore della notte, ma in pieno giorno. Abbiamo sventato un golpe, che prevedeva l’occupazione del palazzo del governo, del parlamento, della tv di stato. La polizia ha fatto un lavoro eroico, straordinario. Ha evitato un massacro».
Politica. In Egitto, nella capitale Il Cairo, 25.000 persone scendono in piazza contro il presidente Hosni Mubarak per chiedere riforme economiche, politiche e sociali: duri scontri tra manifestanti e polizia provocano 4 morti e 10 feriti. Il governo oscura i siti internet del ministero dell’Interno, Twitter e Facebook, i due social network più sfruttati per organizzare le proteste di piazza. Era dai cosiddetti moti del pane del 1977 – presidente Sadat – che non si registrava nel paese nordafricano una rivolta di tale portata.
Politica. In Pakistan, a Lahore, un attentato esplosivo durante un funerale provoca la morte di 13 persone e il ferimento di 35.
Politica. Alla vigilia dell’atteso discorso di Barack Obama sullo Stato dell’Unione, lo staff del presidente statunitense perde un altro pezzo: si tratta di Carol Browner, consigliera per le politiche legate alla lotta ai cambiamenti climatici e all’energia.
26 gennaio
Politica. Lungo vertice notturno tra il premier Berlusconi e i dirigenti del Pdl per pianificare la strategia politica dei prossimi giorni e ritrovare compattezza nella bufera giudiziaria del caso Ruby: presenti all’incontro i coordinatori del partito Denis Verdini e Ignazio La Russa (assente invece il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, colpito dalla mozione di sfiducia che verrà discussa oggi in aula), i ministri Angelino Alfano, Maurizio Sacconi, il sottosegretario Gianni Letta, i capigruppo del Pdl (Fabrizio Cicchitto, Maurizio Gasparri, Gaetano Quagliariello e Massimo Corsaro), l’avvocato e deputato Niccolò Ghedini.
Politica. Il Terzo polo, per bocca di Casini, dichiara che voterà contro il decreto sul federalismo fiscale sul fisco municipale e a favore della sfiducia al ministro dei Beni culturali Sandro Bondi. Stessa posizione assume anche il Pd. Bocciata la mozione di sfiducia a Bondi: 292 i deputati che hanno votato la sfiducia, 314 quelli che hanno votato contro.
Politica. In Caucaso, in Daghestan, un’esplosione uccide 4 persone e ne ferisce 6.
Politica. In Tunisia, il ministro della Giustizia Lazhar Karoui Chebbi spicca un mandato di cattura internazionale per l’ex presidente Ben Ali, accusato di furto e trasferimento di valuta estera. Se i morti accertati per le violenze di metà gennaio sono 71, i detenuti evasi dalle carceri tunisine – in totale erano 31.000 – sarebbero 11.000.
27 gennaio
Politica. Altre 227 pagine, dopo le 398 già prodotte, vengono inviate alla camera dalla Procura di Milano per chiedere di indagare su Luigi Spinelli, adoperato da Berlusconi per organizzare i festini ad Arcore: tra le rivelazioni contenute nel fascicolo vi sarebbe anche quella della presenza di un’altra minorenne – dopo Noemi e Ruby – alle feste del premier, la brasiliana Iris Berardi. Queste le dichiarazioni del segretario del Pd Bersani: «Le carte che arrivano ancora in parlamento certificano di una situazione ormai insostenibile; una situazione che ammutolisce la voce dell’Italia nel mondo e che lascia completamente senza presidio i problemi che si accumulano nella vita degli italiani». Nel frattempo, provocando lo sdegno dell’opposizione che lascia l’aula, il ministro degli Esteri Franco Frattini denuncia in senato che secondo documenti ufficiali dell’isola caraibica di Santa Lucia la casa di Montecarlo apparterrebbe al cognato di Gianfranco Fini, Giancarlo Tulliani, e che perciò il presidente della camera dovrebbe abbandonare il proprio incarico.
Politica. In Iraq, a Baghdad, un attentato suicida durante un funerale di una famiglia sciita provoca la morte di 35 persone e il ferimento di 65.
28 gennaio
Politica. In Egitto, da Il Cairo ad Alessandria, guidate dal leader dell’opposizione nonché Nobel per la pace Mohammed El Baradei (tornato nel frattempo dall’estero), continuano vibranti le proteste di piazza contro il governo Mubarak. Sarebbero almeno 150 i morti accertati finora dalle autorità egiziane, mentre i Musei archeologici della capitale e del Sinai vengono assaltati e molti reperti trafugati o gravemente danneggiati
Politica. In Afghanistan, in un supermercato di Kabul, un attentato suicida provoca la morte di 8 persone e il ferimento di 6.
30 gennaio
Politica. Ascoltata oggi alla Procura di Milano Nicole Minetti, la consigliera Pdl della regione Lombardia coinvolta nello scandalo Ruby: la Minetti si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere in merito ai rapporti con le escort portate ad Arcore e avrebbe invece risposto alle domande sul suo rapporto con il premier Berlusconi, un rapporto sentimentale e sessuale che mette ancor più a rischio la già delicata posizione del presidente del consiglio.
31 gennaio
Politica. In Egitto, mentre il presidente fa entrare nel governo uomini delle Forze armate come il generale Omar Suleiman (candidato a succedergli), proseguono senza sosta le proteste di piazza contro il governo Mubarak, ormai abbandonato persino dal potente alleato statunitense. Anche il ministro degli Esteri italiano Frattini, nella scia di quanto sostenuto dal presidente americano Obama, dichiara che è necessario «sostenere un’ordinata transizione verso la democrazia e libere elezioni».
Febbraio
1 febbraio
Politica. In Egitto, grande manifestazione di piazza ad Alessandria e a Il Cairo contro il governo Mubarak: almeno un milione di persone (ma forse due), sotto la guida di El Baradei, protesta contro il regime in piedi da un trentennio. L’esercito, ormai schieratosi apertamente con i rivoltosi, annuncia che non interverrà a difesa dei palazzi dell’esecutivo né contro i manifestanti. Se Mubarak dovesse cadere, El Baradei troverebbe l’appoggio sia dei gruppi laici sia dei conservatori dei Fratelli musulmani.
2 febbraio
Politica. In Egitto, nonostante le incessanti proteste di piazza, Mubarak dichiara che rimarrà in carica fino al prossimo autunno e che favorirà poi una transizione verso un nuovo governo. Il presidente statunitense Obama nel frattempo, affermando che «lo stesso Mubarak ha riconosciuto che lo status quo non è sostenibile e che serve un cambiamento», chiede al suo omologo egiziano di farsi da parte immediatamente. Le violenze, soprattutto nelle zone centrali de Il Cairo come la piazza Tahrir, si aggravano ulteriormente per lo scontro frontale tra gli oppositori di Mubarak e i suoi sostenitori, con ogni probabilità reclutati tra la polizia e l’esercito: sassaiole, cariche a cavallo e dromedario, bombe molotov e linciaggi provocano – in un clima da guerra civile – la morte di 3 persone e il ferimento di oltre un migliaio. La facciata sinistra del Museo egizio della capitale, inoltre, è stata bersaglio del lancio di decine di molotov.
3 febbraio
Politica. Anche lo Yemen, dopo la Tunisia e l’Egitto, cade nella rete della protesta di piazza: almeno 20.000 persone manifestano nella centralissima piazza Tahrir della capitale Sana’a contro il governo presieduto da Ali Abdullah Saleh.
4 febbraio
Politica. In Egitto, vanno ancora in scena le proteste di piazza contro Mubarak, che dichiara di non poter lasciare il paese in mano ai Fratelli musulmani. Mentre l’Onu abbandona la nazione, i fedelissimi di Mubarak danno la caccia ai giornalisti stranieri e agli attivisti di Amnesty International e Human Rights Watch (rapito il marito statunitense della giornalista italiana Lucia Annunziata).
6 febbraio
Politica. Al PalaSharp di Milano, davanti a circa 10.000 persone, un gruppo di scrittori e di intellettuali (tra i quali Roberto Saviano, Umberto Eco e il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky) si incarica di chiedere al premier Berlusconi di rassegnare le dimissioni.
Politica. In Tunisia, dopo alcuni giorni di relativa calma, torna a infiammarsi la zona settentrionale del paese (un morto e vari feriti tra i manifestanti).
Politica. In Egitto il vice di Mubarak, Omar Suleiman, avvia senza successo un dialogo con tutte le forze politiche, tra cui quelle più duramente antigovernative dei Fratelli musulmani
7 febbraio
Politica. In Sudan, al referendum sull’indipendenza della zona meridionale del paese (cristiano e animista rispetto al nord musulmano) quasi il 99% vota a favore: nasce così un nuovo stato, il SudSudan, che gli Stati Uniti – a detta del presidente Obama – riconosceranno a luglio. (7feb2011_bashir)
8 febbraio
Arte. Apre oggi al Museu nacional d’art de Catalunya di Barcellona (chiuderà il prossimo 15 maggio) la mostra El esplendor del Románico sul romanico in Catalogna: esposte circa sessanta opere, appartenenti al museo barcellonese, tra affreschi strappati, tempere su tavola, miniature, sculture, oggetti di oreficeria.
9 febbraio
Politica. In merito allo scandalo Ruby, è partita dalla Procura di Milano la richiesta dei pm al gip per il rito immediato a carico di Silvio Berlusconi. Questa la dichiarazione ufficiale dei giudici milanesi: «A seguito dell’esame degli atti ricevuti dalla camera dei deputati e da quelli depositati dalla difesa, si espongono le ragioni per le quali questo ufficio ritiene che in ordine alla concussione non sussiste ipotesi di reato ministeriale». Per richiedere il rito immediato, la Procura di Milano ha dovuto stralciare la posizione di Berlusconi, accusato di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile, mentre per gli altri indagati (Lele Mora, Emilio Fede, Nicole Minetti e altre tre persone dal ruolo irrilevante) si procederà con il rito abbreviato.
Politica. In Egitto, nuovi duri scontri tra oppositori di Mubarak e polizia ed esercito governativo provocano la morte di 3 persone nella zona meridionale del paese.
Arte. Rinvenuta a Roma, durante uno scavo archeologico alla periferia della città, una serie di sei sculture marmoree, la più importante delle quali rappresenta Giove in piedi a grandezza naturale.
10 febbraio
Politica. In Iran, uno dei leader dell’opposizione al presidente Ahmadinejad, Mehdi Karrubi, è stato posto agli arresti domiciliari.
Politica. In Pakistan, a Mardar (circa 30 chilometri a sud-est di Peshawar), un kamikaze di appena 12 anni si fa esplodere nei pressi di un centro di reclutamento dell’esercito: 31 le vittime e circa 35 i feriti causati dall’attentato, rivendicato in seguito dai talebani pachistani.
Arte. Apre oggi al palazzo Reale di Milano (chiuderà il prossimo 22 maggio) una mostra antologica su Giuseppe Arcimboldi, meglio noto come Arcimboldo, originale ritrattista delle corti europee del secondo Cinquecento divenuto celebre per i suoi ritratti costruiti a mo’ di nature morte.
11 febbraio
Politica. In Egitto, dopo giorni di pressioni internazionali, il presidente Hosni Mubarak si dimette: una folla entusiasta si riversa in piazza Tahrir per festeggiare l’evento. Il vice di Mubarak, il generale Suleiman, annuncia che il potere passerà temporaneamente nelle mani dell’esercito.
Arte. Apre oggi presso l’Archivio di Stato di Roma (e sarà visibile fino al prossimo 15 maggio) la mostra Caravaggio a Roma. Una vita dal vero, che raccoglie alcuni documenti relativi al maestro milanese restaurati in occasione delle celebrazioni caravaggesche del 2010-2011.
13 febbraio
Politica. Nasce ufficialmente il partito dei finiani, Futuro e libertà per l’Italia: il presidente Gianfranco Fini, provocando un malcontento diffuso nell’intero gruppo dirigente, nomina vice della neonata formazione politica il suo delfino Italo Bocchino, mentre l’ex radicale Benedetto Della Vedova è stato indicato come portavoce.
Politica. A Milano, al teatro Dal Verme, meeting «contro il moralismo» organizzato da Giuliano Ferrara (che attacca espressamente la Procura di Milano per i recenti scontri con il premier Berlusconi) e al quale hanno preso parte, tra gli altri, il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il sottosegretario Daniela Santanchè.
Politica. In Egitto, l’esercito scioglie il parlamento e congela la Costituzione in attesa delle elezioni politiche, attese con ogni probabilità per il prossimo autunno. Nel frattempo si è venuto a sapere che nei giorni convulsi delle violenze di fine gennaio sono stati trafugati dal Museo egizio de Il Cairo otto preziosi reperti di epoca faraonica, tra cui una statua in legno dorato raffigurante Tutankhamon.
14 febbraio
Politica. In risposta al presidente della Repubblica, che due giorni fa aveva avvertito il premier di abbassare i toni dello scontro istituzionale pena la chiusura anticipata della legislatura, in un’intervista rilasciata a Mattino Cinque Berlusconi dichiara che Napolitano gli avrebbe confidato: «Finché vi è un governo che governa e una maggioranza che lo sostiene, non esistono ragioni per sciogliere il parlamento». Il presidente del consiglio, inoltre, afferma che a breve la sua maggioranza toccherà quota 325 deputati, «più che sufficiente – secondo lo stesso Berlusconi – per portare avanti il programma di governo sia in aula che nelle commissioni».
Politica. Nello Yemen, nella capitale Sanaa, circa tremila persone (soprattutto studenti e avvocati) manifestano davanti all’università per chiedere le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh.
Politica. In Iran, nella capitale Teheran, alcune migliaia di manifestanti scendono in piazza contro il regime di Ahmadinejad, ispirati dalle rivolte che hanno infiammato negli ultimi mesi varie nazioni dell’Africa settentrionale: gli scontri con l’esercito e con la polizia provocano 1 morto e diversi feriti, oltre ad alcuni arresti. Il dipartimento di stato americano, intanto, sta inviando da alcuni giorni messaggi alla popolazione iraniana attraverso il social network Twitter, spingendo il governo del paese mediorientale a consentire «alle persone che godono degli stessi diritti universali di riunirsi pacificamente e di manifestare come al Cairo».
Arte. Grandi polemiche per l’imminente restauro – finanziato dall’imprenditore Diego Della Valle – del Colosseo, dove dovrebbero essere attive esclusivamente imprese edili, ma nessun restauratore a controllare in che modo verrà eseguito l’intervento.
15 febbraio
Politica. Il gip di Milano conferma alla Procura del capoluogo lombardo il rinvio a giudizio per il premier Berlusconi (reati: concussione e prostituzione femminile), che dovrebbe comparire davanti a un collegio di tre giudici donne il prossimo 6 aprile.
Politica. Anche nel Bahrein, piccolo stato affacciato sul Golfo, va in scena nella capitale Manama una dura protesta di piazza contro il governo in carica: nelle mani di un’antica dinastia sunnita, l’esecutivo è da tempo inviso al 70% dei cittadini di religione sciita.
16 febbraio
Politica. La rivolta del Maghreb si sposta anche in Libia, dove a Bengasi alcuni attivisti per i diritti umani scendono in piazza contro Gheddafi: decine i feriti.
17 febbraio
Politica. In Libia, in seguito agli scontri tra polizia e oppositori al regime di Gheddafi, secondo i dati di Human Rights Watch avrebbero perso la vita almeno 24 persone. In Bahrein invece, nella capitale Manama, le violenze andate in scena a piazza delle Perle tra la polizia e i manifestanti provocano la morte di 5 persone.
Politica. In Iraq, un’autobomba esplode nella città di Muqdadiyah, a circa 80 chilometri da Baghdad, nei pressi di un posto di blocco della polizia: 13 i morti e 35 i feriti.
Arte. Inizia oggi al Belvedere di Vienna una mostra sui ritratti e gli autoritratti del pittore austriaco Egon Schiele (1890-1918). Egon Schiele. Selbstporträts und Porträts, questo il titolo dell’esibizione che chiuderà il prossimo 13 giugno, presenta un centinaio di opere di diverse epoche realizzate con vari materiali e supporti.
18 febbraio
Politica. Il consiglio dei ministri istituisce con un decreto legge la festa nazionale per il prossimo 17 marzo, giorno in cui cade il 150° anno dell’unità d’Italia. Non aderiscono i tre ministri della Lega, tra i quali Roberto Calderoli dichiara: «Fare un decreto legge per istituire la festività del 17 marzo, un decreto legge privo di copertura in un paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale e in più farlo in un momento di crisi economica internazionale è pura follia. Ed è anche incostituzionale».
Politica. Nuovi files di WikiLeaks svelano impietosi giudizi statunitensi sull’Italia, paese che avrebbe perso la sua credibilità internazionale a causa del declino politico ed economico dovuto al governo di Berlusconi. Nel 2009, ad esempio, l’ambasciatore Usa in Italia, Ronald Spogli, avrebbe scritto in un memoriale che «il lento, ma costante declino economico dell’Italia compromette la sua capacità di svolgere un ruolo nell’arena internazionale. La sua leadership spesso manca di una visione strategica. Le sue istituzioni non sono ancora sviluppate come dovrebbero essere in un moderno paese europeo. La riluttanza o l’incapacità dei leader italiani a contrastare molti dei problemi che affliggono la società, come un sistema economico non competitivo, l’obsolescenza delle infrastrutture, il debito pubblico crescente, la corruzione endemica, hanno dato tra i partner l’impressione di una governance inefficiente e irresponsabile. Il primo ministro Silvio Berlusconi è il simbolo di questa immagine».
20 febbraio
Politica. Il nuovo partito dei finiani, Futuro e libertà per l’Italia, perde un altro importante pezzo: si tratta di Luca Barbareschi, che dichiara sul presidente Fini: «Gli ho dato passione e lealtà per quasi vent’anni e mi ha deluso»; e continua: «I trasformisti prima o poi si liberano dei loro compagni di viaggio».
21 febbraio
Politica. In Libia, dopo le repressioni degli ultimi giorni (quasi 300 le vittime e circa 60 oggi a Tripoli), il figlio del colonnello Gheddafi promette riforme sociali, politiche ed economiche e annuncia: «Fermatevi o sarà guerra civile».