Circa 12.000 anni fa, un nuovo cambiamento climatico segnò la fine dell’ultima glaciazione
Agricoltura, allevamento e artigianato
Circa 12.000 anni fa, un nuovo cambiamento climatico segnò la fine dell’ultima glaciazione. Le temperature si innalzarono, il clima divenne più mite, e di conseguenza i ghiacciai iniziarono a sciogliersi e grandi mammiferi del clima freddo, come i mammut, si estinsero.
Il nuovo ambiente risultava più fertile e si diffusero nuove specie animali, come i maiali, le pecore, i cani e i polli, e vegetali, come le piante da semi: orzo, grano e farro.
Da sempre era compito delle donne raccogliere i vegetali commestibili che crescevano spontaneamente nei boschi e nei prati. In quell’epoca, sulle colline meno aride e lungo i fiumi del Vicino Oriente, esse si dedicavano soprattutto alla ricerca e alla raccolta di due cereali selvatici: il grano e l’orzo.
È probabile che proprio una donna, osservando che i semi caduti casualmente nel terreno umido dopo alcune settimane germinavano, comprese come piantarli e far nascere e crescere le piante. Questa importantissima scoperta dell’agricoltura rivoluzionò la vita degli uomini e offrì loro nuove possibilità di sviluppo.
Nel giro di mille anni, oltre a seminare e mietere il grano o irrigare gli orti, gli uomini impararono ad allevare e fare pascolare alcuni animali, come pecore, capre, asini, buoi e maiali.
La coltivazione della terra e l’allevamento degli animali apportavano provviste alimentari abbondanti per tutti e in tutte le stagioni dell’anno.
Per lavorare la terra e utilizzare nel migliore dei modi i suoi prodotti, gli uomini antichi inventarono nuovi strumenti, dando un forte impulso anche all’artigianato. Tra i nuovi strumenti per facilitare il lavoro nei campi c’erano il bastone da scavo, che con la sua punta appesantita veniva impiegato per le prime semine; la zappa, che serviva per smuovere la terra rimanendo in piedi; la falce, una lama tagliente di selce legata a un bastone e usata per tagliare l’erba.
Le donne impararono a frantumare il grano per impastarlo con acqua e cuocerlo, ottenendo il pane; realizzavano contenitori e cesti intrecciando le fibre delle canne e i piccoli legni, e filavano e tessevano la lana e il lino.
Una scoperta importante fu la terracotta, ottenuta cuocendo l’argilla fresca, che da umida e malleabile diveniva dura e resistente. Con l’argilla gli uomini impararono a realizzare contenitori e vasi. Gli artigiani cominciarono a costruire utensili sempre più precisi, armi e oggetti raffinati come gioielli e monili.
Presto ebbe inizio lo scambio di merci di diversa natura, tra persone specializzate nella realizzazione di una o di un’altra tipologia.
Poiché la coltivazione dei campi e l’allevamento del bestiame assicurarono più cibo, ottenuto con minor fatica e meno rischi, la durata media della vita umana registrò un allungamento provocando il progressivo aumento della popolazione mondiale; contemporaneamente artigianato e commercio produssero ricchezza.
L’agricoltura rivoluzionò la vita degli uomini e offrì loro nuove possibilità di sviluppo. Nel giro di mille anni, oltre a seminare e mietere il grano o irrigare gli orti, gli uomini impararono ad allevare e fare pascolare alcuni animali, come pecore, capre, asini, buoi e maiali.
La coltivazione della terra e l’allevamento degli animali apportavano provviste alimentari abbondanti per tutti e in tutte le stagioni dell’anno. Una scoperta importante fu la terracotta, ottenuta cuocendo l’argilla fresca, che da umida e malleabile diveniva dura e resistente.
Terracotta: materiale ottenuto cuocendo l’argilla fresca, che da umida e malleabile diveniva dura e resistente.
Scambio di merci: un primo commercio tra persone specializzate nella realizzazione di una o di un’altra tipologia.
L’ETA’ DELLA PIETRA AGRICOLUTURA, ALLEVAMENTO E ARTIGIANATO LA SCOPERTA DEI METALLI