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Chiesa e stato in Italia

Mentre Inghilterra e Francia avevano già elaborato dei sistemi di separazione tra Stato e Chiesa, l’Italia sembrava più legata…

Mentre Inghilterra e Francia avevano già elaborato dei sistemi di separazione tra Stato e Chiesa, l’Italia sembrava più legata e ligia ai dettami della santa sede. La nascita del Regno d’Italia, però, pose come necessità la separazione delle due istituzioni: il rifiuto del papa a riconoscere la nuova entità statale e dunque a trattare con essa, portò alla promulgazioni di leggi (Leggi delle Guarentigie), elaborate solo dai giuristi del Regno senza collaborazione della santa sede, rifiutate dal pontefice Pio IX con l’enciclica Ubi nos. La pacificazione tra Chiesa romana e Stato italiano giunse nel 1929 con i Patti lateranensi, un accordo che era al contempo un trattato e un concordato. La nascita della Repubblica mutava ulteriormente i rapporti tra Stato e Chiesa, ma in linea generale i Patti Lateranensi venivano riconfermati, sebbene nella costituzione della repubblica venisse sottolineata la totale indipendenza e sovranità dello Stato italiano e della Chiesa Romana e la piena libertà religiosa. Gli accordi tra Stato italiano e Chiesa sono stati rivisti nel 1984 dall’allora presidente del Consiglio italiano Bettino Craxi e il segretario di Stato cardinale Agostino Casaroli. Tuttavia, il nuovo concordato ha suscitato non poche perplessità sull’effettiva novità degli accordi con esso stipulati.