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Come suona il computer?

Il suono prodotto dal computer è un suono «puro» dalla forma d’onda sinusoidale

Il suono prodotto dal computer è un suono «puro» dalla forma d’onda sinusoidale, cioè un suono privato degli armonici.
Ricordiamo che gli strumenti tradizionali emettono invece suoni con gli armonici; in altre parole, da ogni suono effettivamente emesso ne scaturiscono altri, chiamati appunto armonici, i quali servono a determinare il timbro del suono.

Nel computer ci sono innanzitutto generatori di suoni sinusoidali, ai quali seguono i generatori di rumori, che producono il cosiddetto «rumore bianco», quello che comprende tutte le vibrazioni che l’uomo può udire. Lo potremmo paragonare alla luce bianca del giorno, nella quale sono presenti tutti i colori.

Per ottenere caratteristiche diverse dei suoni si usano i filtri passabanda, i quali aprono l’accesso ad alcuni gruppi di armonici, mentre ostacolano il passaggio ad altri; questa operazione permette di ottenere timbri diversi.
Il compositore, dunque, può programmare i suoni che desidera fornendo all’elaboratore tutti i dati relativi ai vari parametri del suono.

Nel campo della musica elettronica – oltre ai parametri altezza, intensità timbro, durata – va considerato anche l’andamento di un suono, vale a dire l’attacco, il decadimento, la tenuta, il rilascio; questo insieme, che si realizza in tempi successivi da quando il suono nasce a quando muore, è chiamato «profilo» del suono oppure, con un termine scientifico, «curva di inviluppo».

Di conseguenza, per elaborare un brano il compositore deve fare innanzi tutto una progettazione delle caratteristiche del suono, in secondo luogo deve fornire all’elaboratore indicazioni sulle successive operazioni, le quali consistono sostanzialmente nelle diverse modalità di combinazione dei suoni.

Mediante il computer il compositore può:

– controllare un’esecuzione musicale effettuata mediante strumenti musicali tradizionali o elettronici, in tal caso lo usa come un sintetizzatore;

– elaborare, memorizzare e alterare eventi sonori provenienti da fonti esterne;

– comporre sulla base dei dati immagazzinati precedentemente nel calcolatore;

– definire il sistema di notazione.

Per quanto riguarda quest’ultimo punto va ricordato che la trasposizione grafica del brano musicale può essere seguita direttamente sul monitor.
I segni che compongono il sistema di visualizzazione sono vari a seconda del programma; in alcuni programmi, per esempio, le note, i simboli, i timbri, le intensità sono indicati con colori diversi e le altezze del suono dalla dimensione spaziale, cosicché i suoni più alti appaiono in alto sullo schermo, quelli più bassi in basso.