Secondo la teoria della deriva dei continenti, i vari continenti si spostarono nel corso di milioni e milioni di anni
Continenti in movimento
Secondo la teoria della deriva dei continenti, i i vari continenti si spostarono nel corso di milioni e milioni di anni, fino a modificare completamente il volto iniziale della Terra.
Questa teoria fu enunciata per la prima volta da uno studioso tedesco di nome Alfred Wegener all’inizio del Novecento.
A sostegno della sua teoria Wegener portò numerose e complesse spiegazioni, delle quali una è facilmente verificabile: osservando un planisfero si può notare che in molti casi i margini dei continenti corrispondono tra di loro.
Per esempio il profilo occidentale dell’Africa si incastra perfettamente in quello orientale del Sud America.
Secondo la teoria elaborata da Wegener, circa 200 milioni di anni fa non esistevano i vari continenti ma un’unica massa di terre emerse, la Pangea (termine che viene dal greco e significa «tutta la terra»), circondata da una massa unica d’acqua, la Panthalassa, «tutto il mare».
Successivamente, circa 180 milioni di anni fa, una prima spaccatura staccò il Nord America dall’Africa e provocò la divisione della Pangea in due supercontinenti: la Laurasia a nord e il Gondwana a sud.
Un’altra spaccatura liberò poi dal Gondwana l’India, che si posizionò più a nord, e l’Antartide.
Circa 135 milioni di anni fa le due precedenti fratture si ampliarono andando a formare i primi nuclei degli oceani Atlantico e Indiano, mentre sia Laurasia che Gondwana cominciavano a rompersi in due e l’India continuava ad avanzare verso nord.
Circa 65 milioni di anni fa la configurazione dei continenti assunse l’aspetto attuale, con il completamento della separazione del Sud America dall’Africa, e del Nord America dall’Europa; l’avvicinamento dell’India all’Asia; il distacco del Madagascar dall’Africa, e dell’Australia dall’Antartide.
Questa teoria è stata confermata negli anni Sessanta dalla scoperta di grandi fratture nelle profondità degli oceani, molto evidenti nel Pacifico. Inoltre si scoprirono i movimenti che possono fare avvicinare e allontanare i continenti: i moti convettivi.
Questa nuova teoria, che completa la precedente, si chiama teoria della tettonica delle placche e si basa sul presupposto che l’intera crosta terrestre è suddivisa in placche o zolle che «galleggiano» su del materiale semifluido simile al magma. I loro movimenti sono l’effetto dell’azione di forze interne prodotte nel nucleo fuso della Terra. Queste placche si muovono continuamente ma in modo inavvertibile perché molto lento: si spostano di circa 2 cm l’anno e quando si avvicinano tra loro provocano fenomeni come i terremoti e le eruzioni vulcaniche.
Secondo la teoria della deriva dei continenti, di Alfred Wegener, i vari continenti si spostarono nel corso di milioni e milioni di anni, fino a modificare completamente il volto iniziale della Terra. Circa 200 milioni di anni fa esisteva un’unica massa di terre emerse, la Pangea circondata da una massa unica d’acqua, la Panthalassa. Circa 180 milioni di anni fa, una prima spaccatura staccò il Nord America dall’Africa e provocò la divisione della Pangea in due supercontinenti: la Laurasia a nord e il Gondwana a sud. Circa 135 milioni di anni fa le due precedenti fratture si ampliarono andando a formare i primi nuclei degli oceani Atlantico e Indiano. Circa 65 milioni di anni fa la configurazione dei continenti assunse l’aspetto attuale, con il completamento della separazione del Sud America dall’Africa, e del Nord America dall’Europa; l’avvicinamento dell’India all’Asia; il distacco del Madagascar dall’Africa, e dell’Australia dall’Antartide.
Deriva dei continenti: teoria geologica secondo la quale i continenti si muoverebbero l’uno rispetto all’altro.
Alfred Wegener: uno studioso tedesco mise a punto la teoria della deriva dei continenti.
Pangea: termine che viene dal greco e significa «tutta la terra».
Panthalassa: termine che significa «tutto il mare».
Laurasia:supercontinente a nord.
Gondwana:supercontinente a sud.
Moti convettivi: movimenti che possono fare avvicinare e allontanare i continenti.
Tettonica delle placche: teoria che si basa sul presupposto che l’intera crosta terrestre è suddivisa in placche o zolle che «galleggiano» su del materiale semifluido simile al magma.
Terremoti: fenomeno naturale che si manifesta con un improvvisa scossa della terra.
Eruzioni vulcaniche: fuoriuscita sulla superficie terrestre di magma
L’EVOLUZIONE DELLA TERRA CONTINENTI IN MOVIMENTO TRACCE DEL PASSATO: I FOSSILI