Nel capitolo introduttivo abbiamo già accennato al fatto che i musulmani…
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Nel capitolo introduttivo abbiamo già accennato al fatto che i musulmani attribuiscono alla religione un ruolo molto importante nella gestione della loro vita.
La Sharia, la legge divina contenuta essenzialmente nel Corano, impone a essi comportamenti a cui attenersi in diversi momentidella quotidianità. Vediamo nel dettaglio quali!
I doveri di un buon musulmano
Per essere un buon musulmano è necessario rispettare alcuni doveri. Quelli fondamentali sono i Cinque pilastri. Scopriamo insieme quali sono!
Come sappiamo, i musulmani credono in un solo dio chiamato Allah, che può tutto e sa tutto. Essi hanno il dovere di affermarlo con queste parole: «Non c’è altro dio all’infuori di Allah e Maometto è il suo profeta».
La professione di fede è infatti il primo e fondamentale pilastro dell’islam.
I fedeli, ovunque si trovino, pregano cinque volte al giorno inginocchiati e rivolti verso la città santa: La Mecca. La preghiera deve essere però preceduta dal lavaggio del corpo, perché è vietato iniziare a pregare sporchi.
Solo il venerdì a mezzogiorno gli islamici si riuniscono nella moschea, che è il loro luogo di culto, e pregano tutti insieme.
In tutti gli altri luoghi devono comunque trovare un tappeto oppure delimitare uno spazio sacro dove nessuno può entrare mentre si rivolgono ad Allah.
Un mese all’anno tutti gli uomini e tutte le donne sono tenuti a digiunare nelle ore che vanno dall’alba al tramonto. Questo mese è chiamato Ramadan.
Secondo il terzo pilastro, tutti i ricchi sono obbligati a fare l’elemosina ai poveri come atto di solidarietà verso la comunità. Pensate: secondo questa religione aiutare chi ne ha bisogno è addirittura un dovere!
Almeno una volta nella vita, tutti i musulmani devono compiere un pellegrinaggio nella grande moschea de La Mecca, a meno che le condizioni di salute non glielo impediscano.
In questa occasione essi possono finalmente pregare vicino alla Kaaba.
Sapete che cos’è la Kaaba? Stiamo parlando di un edificio a forma di cubo che si crede che sia stato costruito da Abramo e da suo figlio Ismaele. Essa è come un’enorme scatola nera posta al centro di un piazzale molto grande.
Durante il pellegrinaggio a La Mecca i fedeli abbandonano i loro vestiti e indossano un pezzo di stoffa bianco senza cuciture.
L’ULTIMO PROFETA: MAOMETTO CREDENZE OBBLIGHI E ABITUDINI MANGIARE E VESTIRE