Durante l’era secondaria, da 250 a 65 milioni di anni fa, si verificarono nuovi terremoti ed eruzioni vulcaniche
Era secondaria: il Mesozoico, il tempo dei dinosauri
Durante l’era secondaria, da 250 a 65 milioni di anni fa, si verificarono nuovi terremoti ed eruzioni vulcaniche che provocarono movimenti, sollevamenti e abbassamenti, della crosta terrestre. Le terre che formavano la Pangea iniziarono a separarsi e si delinearono quelli che sono diventati i continenti attuali.
All’inizio di questo periodo gran parte delle terre era coperta da ghiacci. Dopo il ritiro dei ghiacciai ci fu un’estensione dei terreni asciutti e sulla terraferma si ebbe un grande sviluppo di anfibi e rettili, come le testuggini giganti, che deponevano uova sulla terra.
La terra si ricoprì di grandi foreste di conifere e di felci e comparvero i primi mammiferi, con forme primitive simili all’ornitorinco e al canguro. Inoltre si diffusero le prime piante con fiori e con semi.
A questi nuovi ambienti si adattarono molto bene i rettili, e su tutti gli animali presero il sopravvento i dinosauri.
Per milioni di anni questi grandi rettili furono i dominatori incontrastati del pianeta; vivevano in acqua, sulla terraferma e in cielo. I dinosauri avevano forme e dimensioni molto diverse, e si dividevano in erbivori e carnivori.
Il Giganotosauro era il più grande tra i carnivori: era alto più di dieci metri e poteva pesare sette tonnellate!
L’erbivoro più grande era l’Argentinosauro, che superava i venti metri di lunghezza e raggiungeva le cinquanta tonnellate di peso.
Per le dimensioni davvero imponenti, camminava sulle quattro robuste zampe, si spostava lentamente e passava il suo tempo mangiando, perché le piante e i vegetali non sono molto proteici. Esistevano altri dinosauri molto più piccoli di questi, come i triceratopi, che erano erbivori e avevano la testa munita di corna e punte d’osso che dal capo proseguivano su dorso e coda.
Tra i dinosauri volanti c’era lo pterosauro, una sorta di grande pipistrello con grandi ali formate da una membrana, e un lungo becco.
Sessantacinque milioni di anni fa, per cause non del tutto conosciute, ci fu un grande mutamento ecologico e nel giro di pochissimo tempo i grandi rettili si estinsero all’improvviso. L’ipotesi più accreditata circa la loro scomparsa è la caduta di un grosso meteorite,dopo la quale la Terra entrò in un periodo buio e gelido, un clima insopportabile per i rettili, animali a sangue freddo.
Nei nuovi ambienti dell’era secondaria, si adattarono molto bene i rettili e, su tutti gli animali, presero il sopravvento i dinosauri. Alcuni erano erbivori, altri carnivori. Ci sono varie ipotesi sulla loro estinzione, una tra queste è la caduta di un grosso meteorite, dopo la quale la Terra entrò in un periodo buio e gelido, un clima insopportabile per i rettili, animali a sangue freddo.
Mesozoico: era secondaria, da 250 a 65 milioni di anni fa, in cui si verificarono nuovi terremoti ed eruzioni vulcaniche che provocarono movimenti, sollevamenti e abbassamenti, della crosta terrestre.
Continenti: grandi aree di terra emersa.
Dinosauri: rettili comparsi durante la preistoria.
Erbivoro: organismo che si nutre prevalentemente di materia organica vegetale vivente.
Carnivoro: organismo che si nutre esclusivamente o prevalentemente di carne.
Giganotosauro: il più grande tra i carnivori: era alto più di dieci metri e poteva pesare sette tonnellate.
Argentinosauro: l’erbivoro più grande che superava i venti metri di lunghezza e raggiungeva le cinquanta tonnellate di peso.
Triceratopi: dinosauri erbivori che avevano la testa munita di corna e punte d’osso che dal capo proseguivano su dorso e coda.
Pterosauro: una sorta di grande pipistrello con grandi ali formate da una membrana, e un lungo becco.
ERA PRIMARIA E SECONDARIA ERA SECONDARIA (MESOZOICO): IL TEMPO DEI DINOSAURI ERA TERZIARIA