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Fisiognomica

Disciplina che si propone di individuare i caratteri psicologici delle persone dai tratti della fisionomia.

Disciplina che si propone di individuare i caratteri psicologici delle persone dai tratti della fisionomia. La fisiognomica è una disciplina antica, che può essere considerata parascientifica, anche se sono stati molti i tentativi di darle gli elementi di una vera e propria scienza.
Già Aristotele sosteneva che ci fosse una relazione tra l’aspetto fisico di una persona e i suoi caratteri interiori. Nel Cinquecento Giambattista Della Porta avanzava la possibilità di comprendere le emozioni e i sentimenti di una persona attraverso l’osservazione dei tratti del volto.
Nel Settecento lo svizzero Johann Kaspar Lavater stabiliva una serie di regole «scientifiche» per comprendere il volto umano e dedurne i tratti della personalità; a suo parere, particolarmente rilevanti per questo scopo erano la struttura del cranio, la forma della fronte, del naso e della bocca. Nell’ambito della criminologia è da segnalare la teoria di Cesare Lombroso, elaborata allo scopo di comprendere, a partire dalle caratteristiche fisiche di un soggetto, eventuali tendenze criminali (antropologia criminale).

La teoria di Lombroso ebbe un significativo successo anche su medici e magistrati, ma fu in seguito smentita da numerosi studiosi. Recenti studi, tra l’altro, hanno messo in evidenza come talvolta i tratti somatici sono indicativi di una regione ben identificabile per cultura, religione, storia, tradizioni o magari isolamento geografico. Se quei tratti somatici (ammesso che siano effettivamente diversi) si associano ad un comportamento che magari sarà tipico o frequente nel luogo (per esempio in un luogo ad alta densità criminale), allora ecco che si manifesta una relazione tra comportamento e sembianza. In altre parole, la concomitanza tra caratteri somatici e comportamento umano potrebbe esistere, ma di certo non secondo il legame diretto causa-effetto che fu ipotizzato da Lombroso.