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Fregio

Termine con cui viene indicata ogni decorazione superficiale di un elemento architettonico…

Termine con cui viene indicata ogni decorazione superficiale di un elemento architettonico (v. architettura); più propriamente, il secondo elemento di una trabeazione classica, posto sopra l’architrave e sotto la cornice. Il fregio dorico è composto da metope, lastre di forma quadrata o rettangolare spesso scolpite con figure, e triglifi, gruppi di scanalature, come schematizzazione delle testate dei travi dei primitivi templi lignei. Negli stili ionico e corinzio il fregio è costituito da una fascia continua, decorata solitamente con figure animali e perciò detta «zooforo».

Presso i romani e nel rinascimento, il fregio fu ornato con esuberanti motivi vegetali, alternati talvolta a figure. In tarde opere romane il profilo del fregio, anziché da una linea retta, era determinato da una linea curva (fregio pulvinato), forma ripresa dal Palladio nel Cinquecento. Il più famoso dei fregi decorativi è quello della cella del Partenone, in cui Fidia rappresentò la processione rituale delle feste panatenaiche.