Gli artropodi sono animali invertebrati presenti su tutto il nostro pianeta, in mare e in terra, nelle grotte e sulle montagne più alte, e per questo rappresentano il gruppo animale più diffuso. Senza di essi il mondo sarebbe molto diverso da quello che è ora: i «rifiuti» della natura (sterco, foglie morte, animali morti) verrebbero trasformati in terriccio assai più lentamente; i fiori colorati e profumati non esisterebbero; gran parte dei pesci e degli uccelli che si nutrono di questi animali non ci sarebbero.
Gli artropodi sono animali invertebrati presenti su tutto il nostro pianeta, in mare e in terra, nelle grotte e sulle montagne più alte, e per questo rappresentano il gruppo animale più diffuso. Senza di essi il mondo sarebbe molto diverso da quello che è ora: i «rifiuti» della natura (sterco, foglie morte, animali morti) verrebbero trasformati in terriccio assai più lentamente; i fiori colorati e profumati non esisterebbero; gran parte dei pesci e degli uccelli che si nutrono di questi animali non ci sarebbero.
Tre caratteristiche comuni
Che cosa hanno in comune una farfalla, un ragno, un granchio e un millepiedi? A prima vista sembra che non abbiano proprio nulla di uguale, ma se li osserviamo con attenzione ci accorgiamo che hanno tre caratteristiche comuni fondamentali: un corpo fatto di tanti segmenti; gli arti costituiti da pezzi rigidi, e articolati tra loro; una corazza esterna che racchiude le parti molli. Queste sono le caratteristiche che accomunano tutti gli animali riuniti nel più vasto fra tutti i gruppi animali, quello degli artropodi. Si tratta di aracnidi (come i ragni), crostacei (come i gamberetti), insetti e altri gruppi animali minori.
La conquista della terraferma
Gli artropodi discendono probabilmente da certi vermi marini del gruppo degli anellidi. Ciò che ha consentito loro una vera e propria «esplosione» è stato il fatto che essi, per primi, colonizzarono le terre emerse. La presenza di un rivestimento-scheletro, capace di sostenere i tessuti molli interni e di impedire il loro essiccamento a contatto con l’aria, consentì infatti agli artropodi di uscire dall’acqua e di andare ad abitare ambienti ancora tutti da sfruttare. In questa spinta verso la terraferma i veri vincitori furono gli insetti: sulle terre emerse essi realizzarono l’adattamento al volo, che diede loro un enorme vantaggio su ogni altra forma di animale terrestre, fin tanto che anche gli uccelli non realizzarono un simile adattamento.
Arti… articolati!
La caratteristica che più di tutte contraddistingue gli artropodi è l’arto articolato; la parola stessa artropode, come abbiamo già detto altrove, significa «articolazione-piede», cioè «zampa articolata». Le zampe degli artropodi (pensiamo, per esempio, a quelle di una cavalletta o di un gambero) sono fatte come le braccia e le gambe di un’armatura medievale: sono dei «tubi» rigidi e articolati fra di loro. Anche noi vertebrati possediamo degli arti articolati (come le dita della mano, le braccia e le gambe), ma i nostri arti sono ben diversi da quelli degli artropodi! Il nostro scheletro, infatti, è interno, e i muscoli si inseriscono sopra di esso, cioè sulle ossa. Negli artropodi, invece, lo scheletro è esterno, e i muscoli sono inseriti sulla sua superficie interna, cioè dentro di esso.
Con o senza antenne
Tutti gli artropodi si dividono tra antennati e chelicerati. I primi hanno le antenne (come l’ape), mentre gli altri possiedono i chelìceri (da cui il difficile nome), cioè due appendici vicino alla bocca a forma di uncino (come il ragno). Si tratta di una differenza fondamentale, ma meno profonda di quanto non si pensasse un tempo: sembra infatti che i cheliceri derivino da una particolare modificazione delle antenne!
Insetti. Caratterizzati dalla presenza di tre paia di zampe, gli insetti sono i più evoluti fra gli artropodi, oltre che il più vasto tra tutti i gruppi animali. Per dare un’idea della loro sterminata varietà basterà pensare che i suoi quattro ordini più grandi (coleotteri, lepidotteri, imenotteri e ditteri) comprendono ciascuno più specie di qualsiasi tipo animale, e che i coleotteri da soli sono più numerosi di tutti gli animali «non insetti» presi assieme!
Aracnidi. Con circa 50.000 specie gli aracnidi sono, dopo gli insetti, i più numerosi tra gli artropodi. Si tratta di una classe molto varia, che comprende animali ben diversi fra loro, come gli scorpioni, gli acari e i ragni, che costituiscono l’insieme più evoluto del gruppo. Tutti gli aracnidi posseggono quattro paia di zampe e molti sono muniti di ghiandole velenifere, collegate con i cheliceri nei ragni e con il pungiglione degli scorpioni.
Crostacei. Tutti gli antennati vivono sulla terraferma o nelle acque dolci con una sola eccezione, costituita dai crostacei, che sono largamente diffusi anche in mare (oltre che sulla terra e nelle acque dolci). I crostacei si distinguono dagli altri antennati per la presenza di due paia di antenne, e comprendono circa 30.000 specie dall’aspetto assai vario: oltre ai crostacei «classici» (come i granchi e i gamberi), vi sono infatti specie microscopiche simili a pulci e specie sedentarie simili a conchiglie.
Come vedono gli artropodi
Uno degli aspetti più interessanti del suggestivo mondo degli artropodi è l’apparato visivo. Ci basta osservare con un poco di attenzione una mosca, una libellula, un ragno, per notare che l’apparato ottico di questi animali è strepitoso: occhi piccoli o grandi, sopra o sotto, di lato… Alcune specie di artropodi sono in grado di vedere tutt’attorno, praticamente senza angoli morti, e chi ha cercato di acchiappare una mosca lo sa bene!
Gli occhi degli artropodi possono essere composti o semplici. I primi sono costituiti da vari elementi chiamati ommatìdi (dal greco ómmatidion, «piccolo occhio»), riuniti insieme in numero variabile (fino a 20.000!). Ogni ommatidio vede un «pezzetto» di immagine, che poi viene ricomposta come un complesso puzzle. Gli occhi semplici, invece, vengono chiamati anche ocelli e sono organizzati in modo abbastanza simile a un singolo ommatidio (la loro semplicità consente una visione grossolana). Negli insetti e nei crostacei sono presenti sia occhi semplici che occhi composti, mentre negli aracnidi frequentemente si trovano 6 ocelli, e più raramente 4, 2 o anche uno solo.
{mp4}scienze/animali/esseri_viventi/antropodi{/mp4}
[widgetkit id=”437″ name=”Gallery – 3^ elem – Scienze – Esseri viventi – Gli artropodi”]