Esiste al mondo più di un milione di specie di insetti, tanto da aver fatto sorgere teorie in base alle quali essi soltanto sopravvivranno all’uomo e vedranno la fine della Terra. Ipotesi a parte, è un dato di fatto che gli insetti, per il numero di specie e di individui (miliardi e miliardi!), per la diffusione, l’adattamento agli ambienti più disparati e per altre cause, sono animali di successo, più di ogni altro gruppo.
Esiste al mondo più di un milione di specie di insetti, tanto da aver fatto sorgere teorie in base alle quali essi soltanto sopravvivranno all’uomo e vedranno la fine della Terra. Ipotesi a parte, è un dato di fatto che gli insetti, per il numero di specie e di individui (miliardi e miliardi!), per la diffusione, l’adattamento agli ambienti più disparati e per altre cause, sono animali di successo, più di ogni altro gruppo.
Uguali e diversi dagli altri artropodi
Gli insetti, come abbiamo già detto, sono artropodi. Come altri membri di questo vastissimo gruppo, essi presentano la suddivisione del corpo in segmenti, lo scheletro esterno (esoscheletro rigido e resistente) e gli arti articolati.
Dagli altri artropodi, invece, essi si distinguono per l’adattamento al volo, e quindi dalla presenza di ali (nella maggior parte delle specie); per il corpo diviso in tre parti: capo, torace e addome; per il torace diviso in tre segmenti, ciascuno dei quali reca un paio di zampe che quindi sono sei.
Dai più primitivi ai più moderni
Grazie ai fossili ritrovati sappiamo che i primi insetti non avevano le ali, erano molto piccoli e vivevano nel terreno. Creature simili esistono ancor oggi: si tratta di insetti raramente più lunghi di un millimetro, di colore grigio o bianchiccio, che abitano ben nascosti tra i granelli di terra. È difficile poterli vedere senza l’aiuto di una lente, eppure sono numerosissimi: una sola manciata di terra può contenerne parecchie decine, o perfino centinaia. Come i primi insetti, sono completamente privi di ali.
A parte le specie primitive, tutti gli altri gruppi di insetti hanno sviluppato le ali nel corso della loro evoluzione, anche se alcuni le hanno successivamente «perse» (come, ad esempio, le pulci e i pidocchi).
Alla conquista dell’aria
I primi animali che si spinsero a conquistare l’aria sviluppando l’attitudine al volo furono proprio gli insetti. Quando ancora non esistevano gli uccelli, e i vertebrati non avevano ancora ottenuto la completa indipendenza dall’acqua, esistevano già insetti volatori.
Come gli uccelli, anche gli insetti volano grazie alle ali. La struttura di questi organi, tuttavia, è molto particolare: negli uccelli le ali sono due e derivano da una modificazione delle zampe anteriori; negli insetti le ali sono quattro e non hanno niente a che vedere con le zampe.
Nella maggior parte delle specie di insetti, tutte e due le paia di ali hanno conservato la loro funzione originaria di «strumenti» di volo, ma in alcuni si è modificata: nei coleotteri (come le coccinelle) il primo paio di ali si è trasformato in un astuccio che protegge le ali del secondo paio e l’addome; nelle mosche e nelle zanzare è il secondo paio ad essersi modificato: hanno assunto la forma di minuscole palette chiamate bilancieri. Come suggerisce il nome, i bilancieri aiutano il volo: i ditteri sono infatti dotati del volo più agile e veloce.
Crescere e cambiare
Molti insetti hanno un aspetto diverso alla nascita, e crescendo subiscono una trasformazione che si chiama metamorfosi. Alcune specie subiscono cambiamenti limitati, in certi casi legati sola alla capacità di riprodursi, ma la maggioranza degli insetti vive una trasformazione completa che conta tre fasi e tre aspetti molto diversi: nasce come larva – priva di ali ma con una vita attiva –, diventa poi una pupa – ancora priva di ali, ma immobile, in attesa della metamorfosi definitiva –, infine si trasforma in un insetto adulto. Le api e le farfalle che volano da un fiore all’altro sono insetti adulti.
I segreti del successo
Gli insetti si trovano dovunque intorno a noi, vivono nelle nostre case, e alcuni perfino sul nostro corpo. Essi frequentano tutti gli ambienti: dai poli all’Equatore, dalla riva del mare alle montagne più alte, dalle grotte alle fitte foreste, gli insetti spaziano ovunque vi sia possibilità di vita. Quali sono le ragioni del loro successo? Vediamone alcune fra le più importanti.
Volo. È la loro caratteristica più evidente, un adattamento che, fra gli altri animali, hanno solo gli uccelli e i pipistrelli. Quasi tutti gli insetti volano, e ciò da loro grandi vantaggi nella ricerca del cibo e nella fuga.
Adattabilità alle più diverse condizioni di vita. Esistono insetti corridori, predatori, scavatori, spazzini, carnivori o rigorosamente vegetariani; possono vivere sul suolo, in acqua o «in aria». E poi esistono specie solitarie, gregarie, sociali…
Esoscheletro. Lo scheletro esterno è approssimativamente di forma cilindrica, resistente e leggero. Esso isola bene gli organi interni dal mondo esterno, anche perché è impermeabile all’acqua, e impedisce la disidratazione (cioè perdita di acqua) delle parti interne.
Piccole dimensioni. Vi sono delle libellule giganti con un’apertura d’ali di 30 cm, ma la maggior parte degli insetti misura pochi millimetri, e ve ne sono alcuni invisibili a occhio nudo; ciò consente loro di «chiedere poco» all’ambiente: vi sono insetti che passano tutta la vita in un frutto o in un seme!
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