L’evoluzione dell’uomo iniziò milioni e milioni di anni fa
Gli ominidi
L’evoluzione dell’uomo iniziò milioni e milioni di anni fa, con la comparsa degli scimpanzé nelle foreste pluviali dell’Africa orientale.
L’evoluzione dell’uomo iniziò milioni e milioni di anni fa, con la comparsa di primitivi scimpanzé nelle foreste pluviali dell’Africa orientale.
Questi animali vivevano su grandi alberi pieni di frutti, in una vegetazione resa lussureggiante dal clima caldo e dalle piogge quotidiane. Si muovevano a quattro zampe.
Otto milioni di anni fa, a seguito dei continui movimenti della crosta terrestre, nell’Africa si creò una spaccatura e il clima si modificò.
Nella parte orientale le temperature si innalzarono e le terre si inaridirono, al punto che le foreste si diradarono, lasciando il posto a grandi distese di erba alta con arbusti bassi, chiamate savane.
Si verificò un cambiamento della fauna: comparvero nuovi animali che vivevano in branchi, come le zebre, le gazzelle e gli elefanti tra gli animali erbivori, e i leoni, i leopardi e gli orsi tra i carnivori.
Gli scimpanzé si adattarono al nuovo scenario che richiedeva loro maggiori sforzi nel procurarsi il cibo, e la necessità di allontanarsi dagli alberi e percorrere intere distese erbose. Non potevano più spostarsi a quattro zampe e nascondersi sugli alberi. Così, nel corso del tempo iniziarono a stare sempre di più in posizione eretta e a camminare sulle zampe posteriori.
Questo tipo di scimpanzé diede inizio a un lunghissimo processo di trasformazione ed evoluzione, che lo portò, intorno a 6 milioni di anni fa, a differenziarsi dalle scimmie e assumere sempre più le fattezze «umane».
Proprio per le somiglianze con gli uomini, sia dal punto di vista fisico che da quello comportamentale, questo nostro antico antenato prende il nome di ominide o scimmia antropomorfa.
Il passaggio dall’essere quadrupede, cioé in grado di muoversi su quattro arti, a diventare bipede, cioè capace di muoversi e sostenersi su due soli arti, fu il primo gradino evolutivo compiuto dalle scimmie.
L’anatomia degli ominidi era cambiata rispetto a quella delle scimmie: lo si nota mettendo a confronto due scheletri e osservando colonna vertebrale e bacino.
Questa differenza rispecchia il diverso modo in cui questi esseri camminavano; tuttavia gli ominidi erano ancora molto legati ai loro stretti antenati per l’aspetto fisico esteriore e l’abitudine di passare molto tempo sugli alberi. Essi erano molto agili nell’arrampicarsi, ma al contempo iniziarono a sviluppare maggiormente la manualità e, di conseguenza, il cervello.
Un’altra caratteristica particolare riguarda il pollice opponibile: cioè la capacità che ha il pollice di toccarsi con le altre dita. In questo modo, essendo bipede e avendo le mani libere, questi ominidi erano liberi di raccogliere facilmente il cibo, andare a caccia, afferrare e trasportare oggetti e così via…
Ma cosa mangiavano? Prevalentemente vegetali, ma a volte si nutrivano anche di carne.
Ricordiamo che questa fase dell’evoluzione dell’uomo è la più lontana e quella di cui i paleontologi hanno trovato meno reperti e fossili, per cui è molto difficile da studiare.
L’evoluzione dell’uomo iniziò milioni e milioni di anni fa, con la comparsa di primitivi scimpanzé nelle foreste pluviali dell’Africa orientale, dove le temperature si innalzarono e le terre si inaridirono, al punto che le foreste si diradarono, lasciando il posto a grandi distese di erba alta con arbusti bassi, chiamate savane. Gli scimpanzé, non potevano più spostarsi a quattro zampe e nascondersi sugli alberi, così iniziarono a passare sempre più tempo in posizione eretta e a camminare sulle zampe posteriori.
Savana: foreste diradate caratterizzate da grandi distese di erba alta con arbusti bassi.
Posizione eretta: cambiamento della postura, da quadrupede a bipede.
Ominide: antico antenato dell’uomo che possiede somiglianze con gli uomini, sia dal punto di vista fisico che da quello comportamentale
Scimmia antropomorfa: antico antenato dell’uomo che possiede somiglianze con gli uomini, sia dal punto di vista fisico che da quello comportamentale.
Quadrupede: caratteristica fisica che consiste nel camminare a quattro zampe.
Bipede: caratteristica fisica che consiste nel camminare sulle zampe posteriori.
Pollice opponibile: possibilità di avere la mobilità del pollice, in modo che possa toccarsi con le altre dita.
ERA TERZIARIA (CENOZOICO) GLI OMINIDI GLI AUSTRALOPITECHI