Guerre combattute tra il 343 a.C. e il 293 a.C. fra romani e sanniti…
Guerre combattute tra il 343 a.C. e il 293 a.C. fra romani e sanniti, un antico popolo italico stanziato in un territorio, detto Sannio, corrispondente all’attuale Campania settentrionale, alta Puglia, gran parte del Molise, Basso Abruzzo e Alta Lucania.
La prima (343), favorevole ai romani, rimane piuttosto oscura nei racconti degli storici antichi.
Essa scoppiò per le mire dei sanniti sulla Campania e trovò la più energica opposizione proprio nei romani. La seconda guerra (327-304), scoppiata per la fondazione di una colonia romana in territorio sannita (la città di Fregellae), è nota generalmente per l’episodio delle Forche Caudine (321) in cui i sanniti umiliarono i romani.
Nel 316 si riaccesero le rivalità e solo dopo oltre dieci anni di guerra i romani riuscirono a piegare gli avversari, costringendoli a chiedere la pace (305). Ma si trattò più che altro di una tregua, perché appena sei anni dopo ebbe inizio la terza guerra sannitica (298-290 a.C.), che vide i sanniti allearsi con gli etruschi e i galli senoni in una grande coalizione antiromana. Sconfitti a Sentino (295) e Aquilonia (293), i sanniti vennero costretti a stipulare un patto di alleanza con Roma: confinati in un territorio ristretto, e non in grado mettere seriamente in discussione l’egemonia romana, essi riuscirono tuttavia a conservare un certo grado di autonomia e di identità.