In questo capitolo e in quelli successivi, parleremo dei complementi indiretti così definiti in quanto…
In questo e nel capitolo successivo, parleremo dei complementi indiretti così definiti in quanto, a differenza del complemento oggetto e quindi diretto, si legano al verbo indirettamente, cioè per mezzo di una preposizione. Sono indiretti tutti i complementi, eccetto il complemento oggetto e i complementi predicativi. Impariamo a conoscerli!
Complemento di specificazione
Considera la frase:
Questo quadro è di Picasso.
L’elemento della proposizione evidenziato è innanzitutto un complemento indiretto in quanto introdotto da una preposizione (in questo caso – di – ) e ha la funzione di specificare il significato del termine cui si riferisce (quadro). Se, dunque, “quadro” è il soggetto della frase, “è” il predicato, “di Picasso” è il complemento di specificazione.
Ma quali sono le proprietà del complemento di specificazione? Analizziamole insieme:
>> Come abbiamo detto, è introdotto dalle proposizioni semplici o articolate :
Adoro le poesie di Montale; Gli incendi dei boschi sono frequenti in estate.
>> Risponde alle domande “Di chi? Di che cosa?”:
La casa dei nonni è spaziosa;
(di chi?)
I ragazzi giocano nella palestra della scuola.
(di che cosa?)
>> Può indicare o precisare:
– un’azione generica: “Abbiamo seguito un corso di inglese”;
– una parte di un oggetto : “I bottoni della camicia”;
– un’appartenenza generica: “La mamma di Riccardo” ; “ Il portiere del condominio”;
– un rapporto di proprietà: “L’anello di Elena”; “Il libro di Massimo”;
– l’autore di qualcosa: “Le gesta di Achille”; “Il romanzo di Manzoni”.
>> Può essere costituito non solo da un nome ma da qualsiasi parola sostantivata, cioè usata come nome:
Il libro di grammatica (= nome) è sul tavolo.
Sono affari degli altri (pronome), non nostri!
La serata di ieri (= avverbio) è stata piacevole.
Ho paura di sbagliare (= verbo).
Non sopporto l’atteggiamento degli arroganti (= aggettivo).
>> Il complemento di specificazione può dipendere:
– da un nome: “Il titolo del libro” “del libro” è il complemento di specificazione retto dal nome “titolo”;
– da un aggettivo: “Uno zaino pieno di libri” “di libri” è il complemento di specificazione retto dall’aggettivo “pieno”;
– da un verbo: “ Si è ricordato di noi” “di noi” è il complemento di specificazione retto dal verbo “è ricordato”;
Attenzione:
Il complemento di specificazione può essere costruito anche con la particella pronominale “ne” usata con il significato: di lui, di lei, di loro, di esso, di essa, di essi, di esse.
Sono contenta del risultato e ne vado fiera.
“Ne” è un complemento di specificazione perché si riferisce al risultato raggiunto. È come, infatti, se dicessimo: “Sono contenta del risultato e vado fiera di ciò/ di esso.
Inoltre, il complemento di specificazione può essere costruito con il pronome relativo “cui” .
La persona di cui stai parlando è forse Pietro?
RICORDA
Il complemento di specificazione specifica o precisa il significato generico di un termine a cui si riferisce. Risponde alle domande “Di chi? Di che cosa?” ed è introdotto dalla preposizione semplice o articolata. |