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I mammiferi

Più o meno insieme agli uccelli comparvero sulla Terra anche i mammiferi, il grande gruppo a cui appartiene l’uomo. Come gli amici pennuti, anch’essi derivavano dai rettili ma, grazie alla loro incredibile capacità di adattamento e alla veloce scomparsa dei dinosauri, finirono per conquistare ogni ambiente possibile: il suolo, l’acqua e anche il cielo. Divennero così i veri dominatori della Terra e raggiunsero l’apice dell’evoluzione animale proprio con la specie umana.

Più o meno insieme agli uccelli comparvero sulla Terra anche i mammiferi, il grande gruppo a cui appartiene l’uomo. Come gli amici pennuti, anch’essi derivavano dai rettili ma, grazie alla loro incredibile capacità di adattamento e alla veloce scomparsa dei dinosauri, finirono per conquistare ogni ambiente possibile: il suolo, l’acqua e anche il cielo. Divennero così i veri dominatori della Terra e raggiunsero l’apice dell’evoluzione animale proprio con la specie umana.

Un rettile per antenato
I mammiferi discendono da un rettile in grado di regolare la temperatura del corpo; i più antichi dovevano essere piccoli e pelosi, non troppo diversi da un topo.
Essi ebbero «il via libera» con la fine dei dinosauri, dopo più di cento milioni di anni dalla loro comparsa: con grandi quantità di cibo a disposizione, pochi concorrenti e senza la minaccia dei grandi predatori, essi poterono occupare tutti gli ambienti della Terra. La loro espansione e la loro evoluzione fu rapidissima, e in breve tempo (circa dieci milioni di anni, un tempo in realtà lunghissimo per noi uomini, ma breve per la storia della Terra!) comparvero molte delle specie ancora viventi.

Grandi cambiamenti
Lungo il cammino dell’evoluzione il passaggio dai rettili ai mammiferi avvenne attraverso una serie di profonde modificazioni fisiche: le più importanti furono l’enorme aumento del cervello, il saper mantenere la temperatura del corpo costante (omeotermia) e la capacità di partorire figli cresciuti nel corpo della madre.
L’omeotermia, già comparsa in alcuni rettili, raggiunse il suo livello più elevato con i mammiferi: ciò consentì loro una normale attività anche nei periodi più freddi e in quelli notturni, e poterono vivere in ambienti dalle condizioni climatiche assai varie.
Ma più dell’omeotermia è stata la viviparità, cioè la possibilità di partorire figli vivi, che ha reso i mammiferi più competitivi di tutte le altre classi animali. I rettili depongono le uova, che poi abbandonano al loro destino. Questa mancanza di cure verso i propri piccoli è stato uno degli ostacoli principali per la loro affermazione: nella lotta per la sopravvivenza, infatti sono avvantaggiate le specie che hanno un sistema riproduttore più efficiente, e i mammiferi lo posseggono. Nella pancia, infatti, il figlio riceve direttamente dalla madre le sostanze nutritive necessarie, e può svilupparsi per un certo periodo al sicuro dai pericoli dell’ambiente esterno.

Come sono fatti i mammiferi?
Le caratteristiche che permettono di distinguere i mammiferi da tutti gli altri vertebrati sono principalmente due: la presenza di mammelle e la pelle coperta di peli. Vi sono comunque anche diverse altre particolarità: vediamole una per una.

Cervello. Nei mammiferi la parte del cervello dove hanno sede la memoria e le facoltà intellettive è molto più sviluppata che in ogni altro animale. Nelle specie più evolute, come l’uomo, essa è resa ancora più ampia da numerose pieghe.

Mammelle. Tutte le femmine dei mammiferi, senza alcuna eccezione, sono dotate di ghiandole mammarie che producono il latte con cui vengono nutriti i cuccioli. In quasi tutte le specie queste ghiandole sono riunite a formare organi caratteristici, le mammelle. È da questi organi, tra l’altro, che la classe dei mammiferi ha preso il nome: dal latino mamma («mammella») e fero («porto»). I mammiferi sono cioè quindi «portatori di mammelle»!

Pelle. La pelle dei mammiferi, a differenza da quella degli altri vertebrati, è coperta di peli e ha due tipi di ghiandole: le ghiandole sebacee, che producono una sostanza untuosa che lubrifica i peli proteggendoli, e le ghiandole sudoripare, che producono sudore. Con la produzione di sudore vengono allontanate dall’organismo molte sostanze di rifiuto; il raffreddamento dovuto alla sua evaporazione, inoltre, contribuisce alla regolazione della temperatura corporea.

Cuore. Il cuore è sempre diviso in quattro cavità e la parte destra e quella sinistra sono completamente separate. Per questo i mammiferi sono molto scattanti: poiché il sangue risulta molto ossigenato.

Vertebre cervicali. In tutti i mammiferi, con poche eccezioni, vi sono sempre sette vertebre cervicali, indipendentemente dalla lunghezza del collo: sono sette sia nella giraffa che nel topo!

Diaframma. Il diaframma è luna lamina muscolare che separa il cuore e i polmoni dagli organi dell’addome, e è tipica dei mammiferi. Contraendosi, aiuta i polmoni nella respirazione.

Mandibola. È formata da un paio di ossa, generalmente fuse in un blocco unico chiamato dentale (perché porta i denti). L’articolazione del dentale con il cranio avviene attraverso un «perno» che si incastra in un osso del cranio.

Labbra. Tranne alcune specie, tutti i mammiferi hanno la bocca delimitata all’esterno dalle labbra, che servono a introdurre il cibo in bocca.

I padroni della Terra
Il successo dei mammiferi non è dovuto tanto alla forza del numero (altri animali sono più numerosi!) ma soprattutto al grande sviluppo del cervello: grazie a esso hanno una memoria ben sviluppata, sono capaci di elaborare informazioni e di apprendere.
Questa caratteristica li ha enormemente avvantaggiati su tutti gli altri animali: essi sono riusciti a diffondersi ovunque, adattandosi ad ambienti diversi; comprendono erbivori e carnivori, insettivori e onnivori; cacciatori notturni e pacifici «pascolatori» diurni. Infine, esistono mammiferi volatori e abili nuotatori.

 

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