Intorno al 2000 a.C. una popolazione indoeuropea ario-persiana si stanziò nella regione montuosa che corrisponde all’attuale Iran
Resti e ricostruzione di Persepoli, la fastosa capitale dell’Impero persiano
Intorno al 2000 a.C. una popolazione indoeuropea ario-persiana si stanziò nella regione montuosa che corrisponde all’attuale Iran.
L’altopiano si eleva tra le depressioni marine del mar Caspio e del Golfo Persico, al centro di due zone molto importanti: verso oriente si allungano le coste che portano all’India e, più in là, alla Cina; dall’altra parte, attraverso la Mesopotamia, si arriva in Turchia e al bacino del Mediterraneo. Intorno all’VIII secolo a.C. diverse popolazioni si stabilirono in Asia Minore e fondarono piccoli regni, come quello dei medi, che si erano insediati a nord del Regno di Persia.
Lo Stato dei persiani era circoscritto a una piccola area che aveva il suo centro nella città di Persepoli vicino al Golfo Persico. Nel VI secolo a.C., sotto la guida del re Ciro II detto il Grande e del suo successore, l’impero iniziò a conquistare tutte le terre tra la Mesopotamia e il fiume Indo, la Fenicia, la Palestina, la Libia e l’Egitto.
Nel giro di pochi anni il suo regno era diventato vastissimo: si estendeva ora dalle coste africane alla Turchia, all’Indo, e copriva tutto il mondo ricco di allora. Re Dario iniziò a organizzare il territorio ereditato con l’idea di ordinare in un unico organismo politico l’intero mondo conosciuto. L’Impero persiano fu il primo impero mondiale della storia: un impero civile e consapevole di occupare una posizione essenziale nel mondo di allora.
Dopo Dario l’impero entrò in una fase di decadenza e nel 330 a.C. Alessandro Magno conquistò tutto il territorio persiano includendolo nel Regno macedone. Alla sua morte, avvenuta nel 323 a.C., l’Impero persiano fu diviso tra i generali di Alessandro e perse l’unità che aveva conservato per ben due secoli. Da quel momento ogni popolo riprese la propria storia separatamente dagli altri.
LO SPORT I PERSIANI NASCITA DI UN IMPERO