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Iconografia e iconologia

Branca particolare della storia dell’arte, l’iconografia si occupa della descrizione e dell’interpretazione più immediata; più complessa è l’iconologia…

Branca particolare della storia dell’arte, l’iconografia si occupa della descrizione e dell’interpretazione più immediata (ad esempio, il riconoscimento di un santo attraverso l’attributo che lo qualifica) dei soggetti delle opere d’arte.

Più complessa è l’iconologia. Essa studia il soggetto o il significato delle opere d’arte nel contesto della loro creazione. Il termine risale agli antichi manuali di simboli, allegorie e personificazioni, in uso soprattutto nel rinascimento, il più celebre dei quali è Iconologia di Cesare Ripa (1593). Esso venne utilizzato però in un’accezione storico-critica da Aby Warburg all’inizio del XX secolo per indicare un metodo di studio volto a indagare il significato delle immagini in rapporto alle fonti testuali. Warburg attribuì alle testimonianze figurative il ruolo di fonti storiche necessarie alla ricostruzione della cultura di un’epoca. Sulle tracce di Warburg si pose anche Erwin Panofsky, che pubblicò nel 1939 Studi di iconologia, in cui interpretò i simboli all’interno dell’opera d’arte. A Ernst Gombrich si deve un’importante revisione del metodo iconologico che si basa, soprattutto, sulla riscoperta del valore della tradizione necessaria a capire il problema dell’intenzionalità artistica e della fruibilità dell’opera d’arte.