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Ideologia

Termine coniato da Antoine-Luise-Claude Destutt de Tracy (Elementi di ideologia, 1801) per indicare la scienza che ha come oggetto le idee…

Termine coniato da Antoine-Luise-Claude Destutt de Tracy (Elementi di ideologia, 1801) per indicare la scienza che ha come oggetto le idee, riconoscendo le correnti di pensiero e i procedimenti della conoscenza. Napoleone fu il primo a dare al termine una connotazione negativa identificandovi i suoi oppositori che considerava dei dottrinari.
Altrettanto negativo è il significato del termine nel materialismo storico: Marx ed Engels (L’ideologia tedesca, 1846), partendo dalla convinzione che gli uomini, nel produrre determinati rapporti sociali di produzione, producono anche le idee giuridiche, politiche, morali e religiose conformi a quei rapporti, definiscono ideologia l’illusione dell’indipendenza del mondo delle idee dalla base materiale e la considerano un prodotto della falsa coscienza che nasce da rapporti sociali negativi e alienati.
Nello stesso campo marxista il termine ha spesso perso il significato originario, venendo a designare più genericamente il complesso di idee e di orientamenti politici che caratterizzano la concezione del mondo in un determinato gruppo sociale: in tal senso, Lenin e Gramsci parlano di ideologia proletaria in contrapposizione all’ideologia borghese (v. borghesia).
Al di fuori del marxismo, Vilfredo Pareto considerò l’ideologia una teoria importante tanto per i suoi contenuti quanto per la sua forza di persuasione. Karl Mannheim mise da parte la connotazione negativa del termine ideologia per definirla il mezzo che esprime i valori o la concezione del mondo di un particolare gruppo o ambiente.
Caratteristica fondamentale dell’ideologia è l’indifferenza verso la verità o la falsità delle proprie convinzioni, anche se per essere ufficiale un’ideologia deve sempre contenere un fondo di verità.