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Il capriolo

osserviamo

Sebbene si possa incontrare anche in zone pianeggianti o collinari coltivate, il capriolo…

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Sebbene si possa incontrare anche in zone pianeggianti o collinari coltivate, il capriolo (Capreolus capreolus) abita prevalentemente i boschi temperati con abbondante sottobosco. In Europa si può trovare a est fino a una linea immaginaria che unisce il lago Ladoga e il mar Nero; altre razze sono diffuse fino alla Manciuria e alla Cina settentrionale.

impariamo

 

Lungo non più di ottanta centimetri, possiede un mantello la cui colorazione varia in funzione dell’età e dell’alternanza delle stagioni: molto scuro nei giovani, con macchie bianche disposte a strisce lungo i fianchi, il mantello diventa rossiccio con l’età adulta, tendente al bruno nel periodo estivo e al grigio in quello invernale.

Le corna, costituite da tessuto osseo vero e proprio, sono formate da due aste con tre o più diramazioni e sono rivolte all’indietro, per facilitare il movimento all’interno della boscaglia. Il maschio delimita il territorio strofinando la fronte sui rami e sulle fronde degli alberi: in questo modo lascia una traccia olfattiva, con la quale avvisa gli estranei che il territorio in questione è già occupato e difeso.

Nani e giganti
Tutti i cervidi hanno forme più o meno snelle, con dimensioni che vanno dai 30-40 cm al garrese dei pudu agli oltre 2 m dell’enorme alce. Il capriolo si pone più o meno nel mezzo, con un’altezza massima che nel maschio adulto può raggiungere i 90 cm. Le forme più piccole presentano un certo grado di primitività. È il caso, ad esempio, del mosco moschifero, graziosa creatura asiatica che si caratterizza per la presenza, nel maschio, di canini superiori particolarmente sviluppati e ben visibili oltre il labbro.

 

cronologia

L’ALLOCCO                                                IL CAPRIOLO                                            IL CERVO NOBILE