Diffuso nei grandi spazi delle foreste boreali, dove abbondano l’acqua e il legno…
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Diffuso nei grandi spazi delle foreste boreali, dove abbondano l’acqua e il legno, il castoro (Castor fiber) è un mammifero di piccole dimensioni, caratterizzato da una folta pelliccia bruna e dai lunghi e potenti incisivi con i quali è in grado di rodere e abbattere il tronco degli alberi.
La sua abilità come costruttore è sbalorditiva, e raggiunge l’apice nella realizzazione dell’elaboratissima tana: il suo rifugio è infatti una capanna di rami semisommersa, posta solitamente nelle acque di un lago o nelle anse di un fiume e progettata in modo che i ghiacci invernali ne consolidino la struttura, rendendone inaccessibili gli ingressi.
I castori sono capaci di scavare gallerie, alzare dighe di legno e fango, costruire canali lungo i quali trasportare i tronchi; le profonde alterazioni introdotte dai castori nell’habitat creano le condizioni di vita idonee per moltissimi altri animali (anfibi, rettili, uccelli acquatici), favorendo la diversificazione dei microambienti e l’aumento della diversità biologica.
Un habitat sempre più ristretto
La famiglia dei castoridi è una delle più piccole tra quelle comprese nell’ordine dei roditori: conta infatti un solo genere (Castor) con due specie, Castor fiber e Castor canadensis, molto diffuse fino alla metà del secolo scorso nei bacini fluviali e lacustri dell’Europa, dell’Asia settentrionale e del Nord America.
Il Castor canadensis è esclusivamente americano, e sopravvive, con areale ormai molto ridotto, in alcuni fiumi dell’Alaska e del Canada settentrionale. Il Castor fiber, invece, è oggi presente solo in pochi corsi d’acqua dell’Europa centrosettentrionale (Polonia, Penisola Scandinava, Germania, Francia, Russia) e dell’Asia occidentale. Di recente sono stati effettuati con successo tentativi di ripopolamento di questa specie in alcuni fiumi e laghi della Svizzera.
L’ALCE IL CASTORO IL LUPO