Il gatto selvatico, appartenente al genere Felis, è un piccolo felino molto simile al gatto domestico, ma numericamente meno diffuso.
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Il gatto selvatico, appartenente al genere Felis, è un piccolo felino molto simile al gatto domestico, ma numericamente meno diffuso. Può raggiungere la lunghezza di oltre un metro, per un peso di otto chilogrammi; il capo è tondeggiante, e mostra due grandi occhi dall’iride ellittica, di colore verde chiaro, mentre l’intero corpo presenta un lungo pelo grigio giallastro, attraversato da quattro o cinque strisce longitudinali scure sui lati.
Il gatto selvatico (Felis silvestris) è un animale tendenzialmente solitario e notturno che vive in vasti territori, suddivisi in aree di riposo e sentieri, percorsi abitualmente alla ricerca dei piccoli animali – per lo più roditori e insettivori – che costituiscono la base della sua alimentazione. Il maschio adulto sconfina, nella stagione riproduttiva, affrontando altri gatti per la conquista della femmina: in genere, si ha una cucciolata l’anno e i piccoli (2 o 3 al massimo) sono partoriti in tane ricavate nella cavità di un albero, in anfratti rocciosi o in altri ripari nascosti.
Dal gatto alla tigre
Le dimensioni dei felidi variano notevolmente a seconda del genere. Il più piccolo è il gatto domestico, lungo al massimo quaranta centimetri, mentre il vero gigante della famiglia è la tigre siberiana, che può raggiungere l’impressionante lunghezza di quattro metri (compresa la coda).
Questa variabilità si estende anche ai rappresentanti di specie diverse appartenenti però allo stesso genere. è il caso, ad esempio, del leopardo nebuloso, parente stretto della tigre siberiana: il maschio adulto non supera infatti i due metri di lunghezza totale.
LA CINCIALLEGRA IL GATTO SELVATICO IL RICCIO