L’insieme della dottrina di M. Lutero, quale è stata esposta nelle varie professioni di fede luterane…
L’insieme della dottrina di M. Lutero, quale è stata esposta nelle varie professioni di fede luterane, e della teologia che su di esse fu successivamente elaborata.
I testi ufficiali del luteranesimo, che ne raccolgono la dottrina delle origini sono: Il catechismo minore e maggiore, la Confessio augustana (1530), l’Apologia della confessione di Augusta, gli Articoli di Smalkalda, la Formula di concordia (1577).
Non è facile fare una storia dottrinale del luteranesimo è dei suoi sviluppi, sia perché già al suo inizio risente dell’incontro con il calvinismo e con la cultura umanistica, sia perché il luteranesimo non sorge come una nuova religione, una nuova Chiesa, ma vuole essere semplicemente un rinnovamento, una riforma nel dogma, nel culto, e talvolta nel diritto ecclesiastico della Chiesa cattolica. Essendo ancor vivo Lutero, erano cominciate fra i suoi seguaci le dispute intorno al non-valore delle opere per la salvezza e alla schiavitù dell’arbitrio umano; e nella seconda metà del secolo XVI, cominciarono quelle provocate dallo spostamento compiuto da Melantone, il vero teologo del luteranesimo nella teologia luterana intorno all’importanza reciproca della grazia divina, del libero arbitrio umano e delle opere buone.
Soltanto un secolo dopo la morte di Lutero, il luteranesimo assunse una sua fisionomia che, salvo alcuni mutamenti dovuti a travagli interni e a influssi esterni per opera dei principi, dei mistici insofferenti dell’ortodossia ufficiale (S. Franck, K. Schwenckfeld, V. Weigel), del pietismo e dell’Illuminismo, restò uguale a quella dei nostri giorni. Oggi il luteranesimo è diffuso nella Germania settentrionale e orientale nella Scandinavia, negli USA, in parte della Polonia e nell’Europa centrale Esso conta circa 62 milioni di aderenti, detti anche evangelici, di cui 41 milioni appartengono alle Chiese libere e 21 milioni alle Chiese unite.
Queste ultime, che sono 28, si federarono alla fine della prima guerra mondiale. Dal 1918, si è costituita anche la Chiesa alta, movimento tedesco simile a quello anglo-cattolico, che va ha preso sempre più piede, soprattutto nel clima creato dal concilio Vaticano II.
Un tale movimento ha molti elementi che lo avvicinano a Roma e altri che lo tengono ancora unito alla Germania separata. I principi fondamentali del luteranesimo moderno, che ricalcano fondamentalmente quelli delle origini, sono quelli proclamati nel sinodo di Barmen (1934) dalle Chiese federate o federazione della Chiesa evangelica tedesca. Essi sono:
1) la Chiesa non può riconoscere nessun’altra rivelazione accanto alla parola di Dio;
2) la parola di Dio regola tutta la vita, essa sola permette all’uomo di sottomettersi in qualche cosa ad altri uomini;
3) la Chiesa non deve sottostare mai alle correnti , filosofiche o politiche di nessuna epoca;
4) non v’è nella Chiesa un capo con diritto di dominio;
5) secondo la volontà di Dio, lo Stato ha il dovere di far del suo meglio per mantenere il diritto e la pace nel mondo non ancora salvato, con la legge e l’uso della forza;
6) la Chiesa rifiuta ogni falsa dottrina secondo cui lo Stato dovrebbe e potrebbe divenire la sola organizzazione sociale della vita umana; del pari la Chiesa non potrebbe adempiere alle funzioni dello Stato.
Il sinodo rigetta nettamente ogni sovranità umana della Chiesa. Molto importante nel luteranesimo è il concetto di Chiesa, la quale è definita come «la congregazione dei santi, nella quale il santo Vangelo è insegnato correttamente e i Sacramenti sono amministrati correttamente».
I sacramenti sono ridotti a due, il battessimo e la cena.
Il battesimo conserva il suo carattere di remissione del peccato originale, nel modo che il luteranesimo concepisce il dono della Grazia. La cena, nonostante la presenza reale di Cristo per la fede dei partecipanti, è un puro memoriale della vera cena, non un suo vero e reale compimento nel tempo; attorno alla tavola, che può essere preparata come le tavole delle nostre case, avviene una semplice narrazione storica, ripetizione astratta dell’opera di Gesù alla vigilia della sua Passione. V’è anche la penitenza, ma non essendo praticata per tutti i peccati, è applicata per quelli che si vogliono confessare, dato che i peccati sono rimessi per la fede del peccatore; non può quindi essere detto sacramento.