Come sappiamo, la desinenza, ovvero la parte variabile del nome…
Come sappiamo, la desinenza, ovvero la parte variabile del nome, non indica solo il genere ma anche il numero del nome. Esso può essere di due tipi: singolare, quando ne indica uno, plurale quando sono più di uno.
La trasformazione di un nome dal singolare al plurale e viceversa non è complicata. Vediamo l’apetta Betta cosa ci suggerisce!
La desinenza dei nomi maschili singolari –o al plurale diventa –i. La desinenza dei nomi femminili singolari –a al plurale diventa –e.
Facciamo qualche esempio: i nomi singolari maschili avvocato, gatto e piatto diventeranno rispettivamente al plurale avvocati, gatti e piatti.
NOMI DI GENERE E GENERE PROMISCUO IL NUMERO… QUANTI SIAMO? LA FORMAZIONE DEL PLURALE