Nel regno animale ci sono delle eccezioni riguardanti il sesso.
Nel regno animale ci sono delle eccezioni riguardanti il sesso. Particolarmente interessanti sono gli adattamenti che si trovano nelle specie parassite.
Molti vermi intestinali, presentano una forte riduzione di tutti gli organi e apparati (nervoso, di senso, digerente) e un grande sviluppo delle gonadi (organi che fabbricano le cellule riproduttive). Queste specie sono inoltre ermafrodite: lo stesso individuo possiede sia gli organi maschili che quelli femminili, e di regola si autofeconda. Si capisce come ciò costituisca un forte adattamento alla vita parassitaria, dove gli incontri tra maschi e femmine sarebbero piuttosto rari.
Un’altra particolarissima strategia si trova nei pesci abissali. Nel loro ambiente buio e freddo, dove non è possibile la vita vegetale, il cibo è raro e gli abitanti non sono numerosi. In alcune specie di pesci le femmine si portano i maschi, piccolissimi e praticamente parassiti, attaccati all’addome in modo da averli sempre disponibili per realizzare l’accoppiamento.
Abbiamo detto che l’evento centrale della sessualità è la fecondazione, ma ci sono delle eccezioni anche a questo. La cellula uovo, infatti, può dare inizio allo sviluppo embrionale anche senza essere stata fecondata. Si parla in questi casi di partenogenesi (dal greco párthenos, «vergine»), che può essere casuale (questo è però un evento molto raro) o facoltativa, come avviene nelle api in cui le uova fecondate producono femmine, mentre quelle vergini danno origine a maschi; si ha infine nei rotiferi (piccolo gruppo di organismi presenti in gran numero nel plancton di acqua dolce) e in molti insetti un ciclo in cui si alternano una riproduzione con fecondazione, che produce uova durature (di solito prima della stagione fredda, o in condizioni sfavorevoli), e una riproduzione partenogenetica, che produce uova a sviluppo molto rapido.