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Il testo sacro e le festività

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E ora vediamo insieme qual è il testo sacro dei buddisti e quali sono le festività che questi celebrano!

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E ora vediamo insieme qual è il testo sacro dei buddisti e quali sono le festività che questi celebrano!

impariamo

Il tripitaka
Dobbiamo innanzitutto sapere che in un primo momento gli insegnamenti di Buddha furono trasmessi a voce ai suoi seguaci: egli non scrisse nulla!
Dopo molti anni dalla sua morte, però, coloro che credevano nelle sue verità cominciarono a essere in disaccordo su alcune di esse.
Decisero così di riunirsi e di fissare sulla carta i contenuti della loro religione.
Questi furono raccolti nel Tripitaka, chiamato così perché è formato da tre parti.

La prima di esse è detta Canestro della disciplina perché riporta le regole che i monaci devono rispettare nella loro vita di ogni giorno.
La seconda è invece il Canestro della dottrina. Tra le tre è la parte più importante, perché contiene le conversazioni di Buddha con i suoi discepoli. Fissa quindi i principi basilari del buddismo. Essa è scritta in alcune parti come se fosse un dialogo, in altre come se fosse una poesia.
L’ultima parte è il Canestro della fenomenologia. Questa è stata scritta per ultima. Infatti serve a spiegare ciò che è stato detto da Buddha. Avete presente quando a scuola rispondete a un questionario di verifica? Ecco, questi ultimi libri sono scritti proprio così! A ogni domanda segue la sua risposta.

 

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