Animali pluricellulari…
Animali pluricellulari che non appartengono al sottotipo dei vertebrati. Si tratta di una definizione priva di valore dal punto di vista tassonomico, ma largamente impiegata. L’unica caratteristica comune a tutti gli invertebrati, infatti, non è data dalla presenza di determinati organi, ma semplicemente dall’assenza di una colonna vertebrale.
Il phylum più primitivo di invertebrati è quello dei poriferi, animali prevalentemente marini noti comunemente col nome di spugne. Si tratta di esseri estremamente semplici, con un’organizzazione interna rudimentale e privi di qualsiasi forma di simmetria (tutti gli altri invertebrati pluricellulari sono più o meno simmetrici). Molto semplici per organizzazione interna sono anche i celenterati, che comprendono esclusivamente specie acquatiche, in prevalenza marine.
Molti celenterati conducono vita isolata, come le meduse, mentre altri, come le madrepore e i coralli, si riuniscono in colonie di migliaia di individui.
Numerosi tipi di invertebrati erano una volta riuniti nel vasto ed eterogeneo gruppo dei vermi. Alcuni di questi, come i platelminti, sono animali molto primitivi, mentre altri, come gli anellidi, mostrano un’organizzazione interna notevolmente complessa, tanto che sono considerati i precursori di uno dei tipi più evoluti dell’intero regno animale, quello degli artropodi, cui appartengono le grandi classi degli aracnidi, dei diplopodi, dei chilopodi e dei crostacei, e la sterminata classe degli insetti. Notevolmente evoluti, anche se non imparentati con gli artropodi, sono i molluschi, che costituiscono un phylum molto ben caratterizzato e saldamente affermato già da molte centinaia di milioni di anni. Meno evoluti dei molluschi, ma imparentati probabilmente con i vertebrati, di cui forse sono i lontani progenitori, sono gli echinodermi, animali esclusivamente marini, fra i quali sono compresi le oloturie, i ricci di mare, le ofiure e le stelle marine.
Tutti i tipi di invertebrati hanno avuto la loro origine nel mare e ancora oggi moltissime sono le specie esclusivamente marine. Ciò nonostante, fin da tempi remotissimi, gli invertebrati hanno tentato con successo la conquista della terraferma, in particolare gli insetti, che hanno trovato nel nuovo ambiente i presupposti adatti per la più grossa moltiplicazione di specie che si sia mai verificata nella storia della vita sul nostro pianeta (v. Terra).