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L’alce

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L’alce è il più grande erbivoro della taiga: i maschi di dimensioni maggiori raggiungono l’altezza di due metri…

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L’alce (Alces alces) è il più grande erbivoro della taiga: i maschi di dimensioni maggiori raggiungono l’altezza di due metri per un peso di circa ottocento chilogrammi. Diffusi in Alaska, nel Canada orientale e nell’Eurasia settentrionale, questi animali compiono spostamenti di centinaia di chilometri, attraversando anche larghi bracci di mare.

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D’estate vivono solitari, sia nelle foreste di conifere sia nei boschi di caducifoglie; in inverno, invece, si rifugiano nella taiga riuniti in piccoli gruppi. Le caratteristiche corna, presenti solo nel maschio, sono costituite da corte aste che si trasformano in grandi pale di forma allargata, circondate da punte. Il muso è allungato e rigonfio all’estremità, con il labbro superiore notevolmente più sviluppato di quello inferiore; l’animale se ne serve per afferrare le piante acquatiche negli acquitrini, raccogliere funghi e strappare rametti teneri di arbusti.

Nei combattimenti territoriali i maschi si affrontano impiegando le grandi corna come armi rituali; in genere queste lotte sono incruente, ma può accadere che due esemplari rimangano incastrati tra loro, diventando così facili prede dei lupi.

Palchi, non corna
La caratteristica che accomuna quasi tutte le specie appartenenti alla famiglia dei cervidi, quindi cervi, alci, renne e caprioli, è la presenza di particolari corna, dette «palchi», completamente diverse da quelle che ornano il capo dei bovidi. Queste strutture sono infatti costituite da sostanza ossea, non cornea, perché formate dallo strato interno della pelle.

I palchi vengono rinnovati ogni anno: quando cominciano a crescere sono coperti da una pelle molto irrorata di sangue, chiamata velluto, la quale porta i sali di calcio che si legheranno all’osseina e formeranno il tessuto osseo. Terminato il processo, il velluto si secca e si spacca a brandelli. Ad eccezione della renna, i palchi dei cervidi sono caratteristici dei soli maschi.

 

cronologia

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