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L’aquila reale

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Regina incontrastata delle vette, l’aquila reale è un possente predatore, appartenente alla famiglia degli accipitridi e distribuito in tutto l’emisfero boreale.

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Regina incontrastata delle vette, l’aquila reale (Aquila chrysaëtos) è un possente predatore, appartenente alla famiglia degli accipitridi e distribuito in tutto l’emisfero boreale.

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Le femmine, più grandi dei maschi, possono raggiungere il peso di oltre 6 kg e un’apertura alare di 230 cm. Il corpo robusto, la testa dotata di un possente becco e tarsi armati di lunghi e affilati artigli rappresentano caratteri comuni a entrambi i sessi. Il piumaggio è bruno e negli adulti le penne dorate della nuca e del capo formano una sorta di corona. L’aquila reale si nutre di mammiferi e uccelli, in particolare lepri, giovani caprioli, piccoli di camoscio e di volpe, marmotte e oche.

La tecnica di caccia più utilizzata consiste nello scivolare silenziosamente a bassa quota lungo i crinali per poi piombare di sorpresa sulla vittima prescelta, uccidendola all’istante con gli artigli, raramente col becco. Per facilitare il trasporto della preda, i territori di caccia sono posti quasi sempre al di sopra del sito di nidificazione, che è costituito in genere da piccole caverne o da anfratti riparati sulle pareti.

La falconeria
La famiglia degli accipitridi, la cui origine risale all’Eocene inferiore, è compresa nell’ordine dei falconiformi e raggruppa più di duecento specie tra quelle volgarmente note come avvoltoi, aquile, falchi, poiane, nibbi e albanelle.

Nel Medioevo, molti di questi splendidi animali, ma soprattutto varie specie di falco, venivano catturati e addestrati con tecniche speciali per quella tecnica di caccia, diffusissima tra i signori dell’epoca e ancora oggi in uso in alcune regioni dell’Asia, chiamata «falconeria».

 

cronologia

LA MONTAGNA                                                                L’AQUILA REALE                                              IL BIGHORN