Quante volte completiamo una frase scritta con un punto esclamativo?
Quante volte completiamo una frase scritta con un punto esclamativo? E quante volte, quando per esempio siamo arrabbiati o molto contenti, abbiamo un tono di voce più alto del solito? In questi casi, sia scritti che orali, stiamo utilizzando delle esclamazioni, proprio come ha fatto l’apetta Betta parlando con i suoi amici che hanno un compito in classe.
L’esclamazione esprime emozioni improvvise. Si tratta di una parola spesso accompagnata dal punto esclamativo, che sottolinea l’emozione e il tono di voce di chi parla.
Le esclamazioni esprimono in modo immediato gioia, dolore, rabbia, sorpresa e altri sentimenti.
Dopo l’esclamazione o alla fine della frase che la contiene si pone il punto esclamativo.
Facciamo degli esempi per capire meglio:
«Ehi! Avete sentito la novità sulla gita scolastica?».
«Coraggio ragazzi! Mettetecela tutta!».
«Ciao! Come stai?».
In questi esempi notiamo che le esclamazioni possono essere sia parole che apparentemente non hanno alcun significato (come «ehi»), sia parole che si usano normalmente in altri contesti (come «coraggio»), che diventano esclamazioni proprio perché inserite in una frase esclamativa con il punto esclamativo finale.
LA CONGIUNZIONE L’ESCLAMAZIONE ESCLAMAZIONI PROPRIE, IMPROPRIE E LOCUZIONI ESCLAMATIVE