Scopri, impara e cresci

L’evoluzione della vita

La vita comparve sul nostro pianeta circa 3,5 miliardi di anni fa. In realtà s’ignora ciò che allora esisteva. Da quel tempo remoto, animali e piante si sono trasformati; alcune specie sono nate mentre altre sono sparite. Questo fenomeno, che si è protratto nell’arco di milioni di anni, si chiama evoluzione.

La vita comparve sul nostro pianeta circa 3,5 miliardi di anni fa. In realtà s’ignora ciò che allora esisteva. Da quel tempo remoto, animali e piante si sono trasformati; alcune specie sono nate mentre altre sono sparite. Questo fenomeno, che si è protratto nell’arco di milioni di anni, si chiama evoluzione.

L’età in base ai fossili
L’evoluzione è stata talmente lenta che si è potuta studiare partendo nientemeno che dai fossili. I fossili non sono che resti di animali o di piante che si sono conservati nella roccia. A volte non ci sono pervenute intatte che la sola impronta di un animale o la forma di una pianta. Più i fossili sono antichi, più si trovano sprofondati nel sottosuolo. Gli studiosi, datando e identificando i fossili, sono in grado di dirci quali fossero gli animali e le piante che vivevano sulla Terra miliardi di anni fa.

Dai batteri agli uccelli
I primi esseri viventi erano organismi molto semplici, addirittura costituiti da una sola cellula, e vivevano nel mare (ma non dobbiamo dimenticare che il mare aveva una composizione chimica diversa da quella di oggi). Alcuni di questi organismi non cambiarono molto (e ancora oggi esistono come batteri, virus e altri organismi unicellulari), ma altri si trasformarono fino a dar vita alle piante e agli animali, che gradualmente conquistarono anche la terra.
I primi animali derivarono da queste forme unicellulari. La maggior parte di essi assomigliava alle meduse, alle spugne o ai vermi che ancor oggi noi conosciamo. I pesci, che furono i primi vertebrati (cioè animali forniti di una colonna vertebrale), abitarono il mare in un’epoca successiva. Alcune specie si adattarono alla vita terrestre circa 400 milioni di anni fa: si trattava di anfibi che popolavano paludi e acquitrini, in mezzo alle felci. Gli insetti apparvero durante la stessa epoca.

Fuori dall’acqua
La conquista della terra procedeva gradatamente. I rettili si originarono a partire dagli anfibi e in tempo relativamente breve divennero la specie più importante. Alcuni erano giganteschi. I dinosauri vivevano sulla terra, i plesiosauri e gli ittiosauri nel mare, gli pterodattili già volavano nel cielo. Questi rettili giganti sparirono nel giro di 100 milioni di anni; non sopravvissero che i serpenti e le lucertole. Gli uccelli e i mammiferi (discendenti dai rettili) erano in quell’epoca in grande espansione.
Tutte le piante che conosciamo, dall’erba più tenera all’albero più robusto, sono derivati dalle piante unicellulari e dalle felci.
Il fatto che gli uccelli abbiano le zampe ricoperte di scaglie conferma la loro discendenza dai rettili. I primi uccelli volavano malissimo: saltavano di ramo in ramo e «veleggiavano» da un albero all’altro.

I mammiferi
I primi mammiferi furono probabilmente specie di piccoli topi che, per sfuggire ai rettili, uscivano allo scoperto solo di notte. Dal momento in cui scomparvero i rettili giganti, cominciarono ad apparire numerose specie di mammiferi.
L’uomo è uno dei mammiferi più recenti. La comparsa dei primi uomini si può far ri­salire a circa 6 milioni di anni fa. L’uomo nel suo aspetto attuale ha 150.000 anni.

 

{mp4}scienze/animali/esseri_viventi/evoluzione_della_vita{/mp4}

 

[widgetkit id=”357″ name=”Gallery – 3^ elem – Scienze – Esseri viventi – L’evoluzione della vita”]