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L’Homo habilis

02 storia

All’inizio dell’era quaternaria, 2 milioni e mezzo di anni fa, le grandi glaciazioni avvenute nel mondo…

02 storia

L’Homo habilis

osserviamo

             

All’inizio dell’era Quaternaria, 2 milioni e mezzo di anni fa, le grandi glaciazioni avvenute nel mondo provocarono un’enorme mutamento di clima e ambiente.

impariamo

L’Africa si inaridì ulteriormente e gli antenati degli uomini moderni dovettero adattarsi e superare altre difficoltà. In questo nuovo scenario il primo problema che l’australopiteco incontrò fu la difficoltà nel trovare cibo: i vegetali e i frutti erano diminuiti.
Questa ricerca lo spinse a cacciare e, nel corso del tempo, i cambiamenti di abitudini provocarono profonde trasformazioni sia sul suo corpo, sia nel suo stile di vita.

 

Per cacciare dovette potenziare l’uso del ragionamento, per costruire i primi strumenti da taglio con cui colpire le prede e ideare vere e proprie tattiche di attacco. La caccia gli permetteva di cibarsi di carne, un alimento molto proteico che concorse a un evidente sviluppo fisico e del suo cervello.
L’evoluzione dell’australopiteco portò a un nuovo essere, che per le caratteristiche fisiche e cerebrali rappresentava un altro passo in avanti nell’evoluzione dell’uomo. Dal punto di vista fisico, questo nuovo essere – chiamato dagli studiosi Homo habilis – era simile a un australopiteco ed era ancora molto legato alla vita sugli alberi, ma era più alto, con un intestino più corto e il cranio più grande, perché era più intelligente dei precedenti.

 

La caccia richiedeva armi e, essendo l’uomo privo di artigli, zanne e di una forza particolare, spinto dalla necessità della sopravvivenza, iniziò a ideare, progettare e, infine, costruire strumenti in grado di fargli superare questi suoi limiti.
L’uomo primitivo capì che gli oggetti potevano prolungare e potenziare le braccia e le mani. Dapprima, e per centinaia di migliaia di anni, utilizzò probabilmente solo dei bastoni di legno; in seguito anche ossa e corna di animali; infine ciottoli di pietra.
L’Homo habilis cominciò a costruirsi strumenti utilizzando la pietra scheggiata: scoprì che battendo due pietre tra loro, queste si spezzavano e risultavano taglienti. Il nome dato dagli studiosi a questi primi utensili rudimentali è chopper.

 

Le pietre scheggiate venivano utilizzate per colpire gli animali durante la caccia, per incidere la pelle della preda, per tranciarne le carni, per levigare e per lavorare l’osso e il legno. Proprio perché la pietra è stato il materiale più importante usato dagli uomini primitivi, l’Homo erectus (che studieremo dopo) ricavò l’amigdala.

 

Si tratta di una pietra appuntita a forma di mandorla usata per la caccia e la lacerazione di pelli e carni.

riepiloghiamo
L’homo habilis viveva in piccoli gruppi e si nutriva non solo di radici, frutti e semi, ma anche di carne. Viveva nella savana o sugli alberi o nelle caverne. Era in grado di scheggiare le pietre per colpire gli animali durante la caccia, per incidere la pelle della preda, per tranciarne le carni, per levigare e per lavorare l’osso e il legno.

 

glossario delle parole
Homo habilis: specie di ominide del genere Homo, vissuta circa da 2,5 milioni a 1,5 milioni di anni fa.
Chopper: utensile e ciottolo scheggiato ad una estremità per ottenere un margine tagliente.

cronologia

L’ERA QUATERNARIA (NEOZOICO)                                                  L’HOMO HABILIS                                                    L’HOMO ERECTUS