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L’ibridazione del dna

Le tecniche di ingegneria genetica si basano sulla precisa conoscenza del meccanismo…

Le tecniche di ingegneria genetica si basano sulla precisa conoscenza del meccanismo di sintesi proteica, ossia del processo attraverso cui il dna del nucleo fornisce informazioni a particolari strutture del citoplasma cellulare, i ribosomi, per mettere insieme le proteine.
Solo dopo aver chiarito le relazioni esistenti tra i tratti di dna (i geni e le proteine) è stato possibile, per i biologi, affrontare il problema tecnico di introdurre pezzetti di dna estraneo opportunamente scelti in cellule cavie (generalmente batteri) per guidarle verso la sintesi di proteine particolari, ritenute utili
all’uomo.
Questo problema è stato risolto utilizzando dei trasportatori di dna. Si tratta di piccoli tratti di dna fatti ad anello e chiamati «plasmidi», come è illustrato nel disegno in basso, di cui riportiamo una sintetica spiegazione passo dopo passo.

A) Un anello di dna (plasmide) viene isolato da un batterio.
B) Speciali enzimi, raffigurati nell’illustrazione con una pallina blu, aprono l’anello del plasmide e
«tagliano» un segmento del dna estraneo.
C) Il plasmide, aperto, è pronto a ricevere il pezzo di dna estraneo.
D) Le due molecole di dna sono messe a contatto.
E) L’enzima ligasi, rappresentato dalla pallina rossa, provvede alla saldatura.
F) La nuova molecola di dna ricombinante è formata.
G) La molecola viene reintrodotta nel batterio che si moltiplicherà, producendo molte copie identiche
del dna ricombinante.