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L’uomo che svelò la storia degli oceani

Considerato uno dei più grandi geologi dello scorso secolo, nonché il fondatore della paleoceanografia…

Considerato uno dei più grandi geologi dello scorso secolo, nonché il fondatore della paleoceanografia, Cesare Emiliani nacque a Bologna nel 1922, e a Bologna ottenne la laurea e il dottorato in geologia.

Fu subito assunto come micropaleontologo dalla Società Idrocarburi Nazionali di Firenze, dove lavorò fino al 1948, anno in cui si trasferì negli Stati Uniti per ricevere una borsa di studio dal Dipartimento di geologia dell’Università di Chicago; qui, nel 1950, ottenne il suo secondo dottorato, in paleoclimatologia isotopica. Fu poi ricercatore associato al laboratorio geochimico di Harold Urey, presso l’Istituto Enrico Fermi per gli studi nucleari dell’Università di Chicago. Interessato allo studio dei foraminiferi (microscopici protisti dei quali si trovano abbondanti resti), Emiliani era convinto che il sottile strato di questi fossili adagiato sul fondo degli oceani racchiudesse importanti informazioni circa i grandi cambiamenti climatici che hanno caratterizzato il Pleistocene.
Nel 1957 trovò nell’Istituto di scienze marine di Miami (divenuto in seguito Scuola Rosentiel di scienze marine e atmosferiche) il luogo giusto nel quale compiere le sue ricerche.

Durante la sua lunga carriera, Emiliani giunse a stabilire, a sostegno delle ipotesi di Milankovitch, che negli ultimi 500.000 anni le ere glaciali si sono succedute con un andamento ciclico. Inoltre, il progetto «LOCO» (dall’inglese Long Cores), che egli propose all’US National Science Foundation, permise di mettere in piena luce la storia degli oceani, fornendo nel contempo una prova per le ipotesi della deriva dei continenti e della tettonica a placche.

Amante dei testi classici e strenuo oppositore del dogmatismo e della rigidità mentale, Emiliani parlava fluentemente diverse lingue. A titolo di onorificenza, il suo nome fu usato per indicare un genere di alghe fossili (Emiliania). Nel 1983 fu premiato dalla Reale società geografica svedese e nel 1989 dall’US National Academy of Sciences per i suoi studi isotopici sui foraminiferi del Pleistocene e dell’Olocene. Emiliani morì nel 1995, a Miami, in Florida.