Scopri, impara e cresci

La bomba demografica

L’incontenibile espansione della popolazione umana sulla Terra è diventato…

L’incontenibile espansione della popolazione umana sulla Terra è diventato uno degli aspetti più inquietanti dell’ecologia complessiva del pianeta.
In cifra assoluta, la popolazione mondiale si accresce ogni anno di 80-90 milioni di persone (pari a un accrescimento medio del 2%): una massa di esseri umani che avrebbero bisogno e diritto di sfamarsi, vestirsi, educarsi, avere un’abitazione confortevole e una qualità di vita accettabile.
Mentre molti paesi, soprattutto quelli del Terzo Mondo, hanno conosciuto tassi di crescita demografica assai superiori alla media, solo pochi Paesi ricchi hanno ridotto progressivamente il proprio tasso di crescita fino quasi ad azzerarlo. Verosimilmente, nei prossimi anni, la crescita della popolazione mondiale continuerà a ritmo progressivamente meno intenso, tuttavia da stime delle Nazioni Unite nell’anno 2050 vi saranno 10-12 miliardi di uomini sulla terra.
Le dimensioni e le caratteristiche della crescita della popolazione mondiale hanno anche significativi effetti sociali: la disoccupazione giovanile, quando si affacciano sul mercato del lavoro nuove  leve in tempo di mancata crescita economica, la povertà che cresce in rapporto all’aumento demografico in presenza di economie sottosviluppate, crescenti e inarrestabili fenomeni migratori di massa  ; tutti questi effetti non consentono più di affrontare il problema demografico solo in termini nazionali, ma in termini mondiali.

Ma anziché fare di questo problema la massima preoccupazione di ogni assise mondiale, i Paesi avanzati spesso rifuggono dal rimettere in discussione il proprio modello, mentre i Paesi poveri diffidano di ogni allarme demografico come se fosse una trappola ideologica del mondo sviluppato, Pochi problemi, al pari di quello demografico, scatenano reazioni o rifiuti altrettanto irrazionali, sotto il peso forse di radicati apriorismi religiosi e inconsci particolarismi.Occorre dunque prenderne atto subito come singoli e collettivamente; occorre che, dopo i primi giustificati allarmi, si passi a una decisa assunzione di responsabilità da parte di tutti coloro (governi, grandi fedi religiose, uomini di cultura, capi carismatici) che possono influire concretamente e in tempi brevi sui comportamenti collettivi degli esseri umani, prima che la «bomba demografica» ci scoppi tra le mani.

Parallelamente alla crescita della popolazione mondiale  si innescano altri allarmanti fenomeni: aumenta la produzione complessiva di rifiuti solidi, gassosi e liquidi; i sistemi fondamentali di sostegno della vita sulla Terra sono messi a dura prova (foreste, zone agricole, pascoli subiscono tutti il pesante intervento umano), le specie viventi sono distrutte a ritmi mai raggiunti prima d’ora nell’intera storia del fenomeno vita sul nostro pianeta.

Se teniamo conto dell’eccezionale impatto complessivo che la specie umana esercita oggi nei confronti delle risorse della biosfera, dell’uso dell’energia e della notevolissima produzione di rifiuti, non possiamo assolutamente pensare a un futuro roseo per il nostro pianeta.

I Rapporti dell’UNFPA, Fondo per la Popolazione delle Nazioni Unite, produce puntualmente, ogni anno, il suo rapporto sullo stato della popolazione mondiale.

I rapporti degli ultimi anni ci dicono che l’aumento totale della popolazione mondiale raggiungerà il livello più alto registrato nella storia della terra. E la quasi totalità di questo incremento avrà luogo soprattutto in Africa, ma anche l’Asia e l’America Latina non saranno indenni dal fenomeno.

Non si può oggi stabilire  a priori una «popolazione ottimale» ma si dovrà dare l’avvio a una politica di pianificazione familiare ( consentendo ai servizi di pianificazione familiare di essere accessibili a tutte le coppie) che possa assicurare all’intero pianeta una crescita demografica equilibrata della specie umana, anche in termini educativi e occupazionali.