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La civiltà micenea

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Intorno al 2000 a.C. gli achei, un popolo nomade indoeuropeo proveniente dalle praterie della Russia meridionale…

 

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Intorno al 2000 a.C. gli achei, un popolo nomade indoeuropeo proveniente dalle praterie della Russia meridionale e dalle terre lungo il Danubio, arrivò e si stabilizzò nella penisola del Peloponneso, la parte meridionale della Grecia.

Gli achei scelsero questo territorio per la posizione strategica, all’incrocio di importanti vie di comunicazione terrestri e marittime. Per alcuni secoli gli achei rimasero isolati, vivendo di agricoltura nelle poche pianure e di pastorizia nel territorio montuoso della loro terra.

Intorno al 1600 a.C. iniziarono a intessere scambi commerciali con la civiltà minoica e nel giro di pochissimo tempo avviarono intense attività economiche e culturali, dando origine alla florida civiltà micenea, dal nome di Micene, la città più importante che questo popolo costruì.
Anch’essi costruirono navi e commerciarono, accumulando ricchezze e fondando numerose città, come Tirinto, Argo, Tebe e Pilo.

I micenei erano un popolo di guerrieri e invasero e conquistarono molti territori: intorno al 1400 a.C. sottomisero Creta, sostituendosi a essa nella supremazia dei commerci del Mediterraneo orientale. Fondarono anche città in Asia Minore e si espansero verso il Mar Nero: intorno al 1200 a.C. sconfissero gli ittiti e si scontrarono in una guerra durata ben dieci anni contro la città di Troia, sulla quale ebbero la meglio. Alla volta dell’Egitto, furono fermati nel 1165 a.C. dall’esercito del faraone Ramses III. L’invasione dei dori, di poco successiva, pose fine a questa civiltà.

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