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La Costituzione italiana

In Italia, la legge fondamentale dello Stato, fin dal 1848, si era identificata nello Statuto albertino

In Italia, la legge fondamentale dello Stato, fin dal 1848, si era identificata nello Statuto albertino, costituito da una serie di norme emanate dal re, senza alcuna partecipazione dei rappresentarti del popolo. Con la caduta della monarchia dopo la fine della seconda guerra mondiale, ed i profondi cambiamenti ideologici e sociali che si erano determinati, da tutte le parti politiche si era avvertita la necessità di codificare dei principi che regolassero l’assetto istituzionale dello Stato e i diritti dei cittadini in modo del tutto diverso rispetto a quello fino allora riconosciuto.
Si procedette quindi all’elezione in data 2 giugno 1946 dei rappresentanti dell’Assemblea costituente che avevano il compito di approntare un progetto di costituzione. Questa Assemblea, dopo un lavoro durato un anno e mezzo, fu in grado di presentare il testo della nuova costituzione, che entrò in vigore il 1° gennaio 1948 ed è tuttora vigente, salvo modifiche a norme particolari.

Lacostituzione della Repubblica Italiana si compone di 139 articoli e di 18disposizioni transitorie finali, dettate dall’esigenza di adeguare la struttura allora esistente ai mutamenti che si erano verificati in tutti i settori. Si tratta di una costituzione “rigida”, che cioè può essere modificata solo con un procedimento particolare, previsto dagli articoli 138 e 139 della stessa Carta costituzionale.

La costituzione italiana inizia con una specie di preambolo di 12 articoli, contenente i principi fondamentali: la forma repubblicana, l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, il diritto al lavoro, il riconoscimento delle autonomie locali e del decentramento amministrativo, i rapporti tra Stato e Chiesa cattolica ed il riconoscimento della libertà religiosa, i rapporti con gli altri Stati ed il trattamento riservato allo straniero, il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli.

Segue la parte prima, intitolata “diritti e doveri dei cittadini“, suddivisa in 4 titoli, relativi ai rapporti civili (libertà personale, inviolabilità del domicilio e della corrispondenza, libertà di soggiorno e di circolazione sia in Italia sia all’estero, libertà di riunione, di associazione, di religione, di pensiero, di stampa, libertà di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti, affermazione circa la responsabilità penale, presunzione di non colpevolezza per l’imputato, rifiuto della pena capitale, affermazione della responsabilità dei funzionari e dei dipendenti dello Stato e de’ gli enti pubblici per gli atti commessi in violazione di diritti); ai rapporti etico‑sociali (rapporti di famiglia, tutela della salute pubblica e individuale, tutela della libertà della scienza e dell’insegnamento, libertà di accesso allo studio); ai rapporti economici (tutela del lavoro come tale e del lavoratore sotto i vari aspetti della retribuzione, del posto di lavoro, della salute, dell’assistenza in caso di invalidità e per la vecchiaia, organizzazione sindacale, affermazione del diritto di sciopero, affermazione della libertà dell’iniziativa economica, tutela e funzione della proprietà privata, tutela del risparmio, incoraggiamento delle forme di cooperazione nel lavoro); ai rapporti politici (libertà di elezioni con tutela della segretezza del voto, libertà di associazione nei partiti politici, diritto di accesso agli uffici pubblici per uomini e donne in situazione di parità, servizio militare quale dovere di ogni cittadino, giustizia tributaria nel senso di proporzione dei tributi alla ricchezza di ciascuno).

La parte seconda, più tecnica, reca la normativa dell’ordinamento della Repubblica: nei sei titoli è contenuta la regolamentazione dei poteri dello Stato, oltre alla previsione delle possibili modifiche del testo costituzionale, di cui già si è fatto cenno.
Il primo titolo riguarda il Parlamento, con la descrizione delle due Camere e del procedimento di formazione delle leggi, il secondo titolo il presidente della Repubblica con l’enunciazione dei suoi poteri e delle sue funzioni, il terzo titolo il Governo, con parti separate per il Consiglio dei ministri, la pubblica amministrazione e gli organi ausiliari, cioè il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, il Consiglio di Stato e la Corte dei conti; il quarto titolo riguarda la magistratura, con sezioni staccate che trattano dell’ordinamento giurisdizionale e delle norme sulla giurisdizione; il quinto si occupa degli enti locali, regioni, province e comuni, delle loro rispettive competenze e dei loro rapporti con lo Stato; il sesto, infine, tratta delle garanzie costituzionali, comprendendo da un lato la Corte costituzionale e dall’altro il procedimento di revisione della costituzione e di formazione delle leggi costituzionali. Organo fondamentale destinato a garantire il rispetto della costituzione e dei valori in essa affermati è la Corte costituzionale.