A queste terribili parole, Giuseppe si svegliò di soprassalto. Capì che aveva ricevuto un comando del Signore. I due sposi si misero subito in cammino.
LA FUGA IN EGITTO
A queste terribili parole, Giuseppe si svegliò di soprassalto. Capì che aveva ricevuto un comando del Signore. Svegliò Maria e cominciò in fretta a prepararsi.
I due sposi si misero subito in cammino. Invece di prendere la strada della costa, più facile da percorrere ma anche meglio controllata dalle guardie del re, seguirono il faticoso sentiero del deserto per un’intera settimana, prima di arrivare a destinazione. In questo modo fecero appena in tempo a sfuggire ai mercenari di Erode, che avevano compiuto l’orrenda strage come era stato loro ordinato.
La famiglia, fuggita avventurosamente dalla Giudea, rimase al sicuro in Egitto, in attesa di tornare in patria appena fosse cessato il pericolo. Ogni giorno che passava i due genitori speravano di avere qualche buona notizia dalla terra che avevano lasciato, ma purtroppo tutti i viaggiatori ripetevano le stesse cose: il crudele re era ancora ben saldo sul suo trono e, sempre timoroso di perderlo, continuava a macchiarsi di orrendi delitti.
Eppure Erode, ormai in età avanzata, soffriva di molte malattie… Anche se avesse fatto uccidere tutti i suoi sudditi, non sarebbe di certo riuscito a migliorare la propria salute!
Un paio di anni dopo, l’angelo tornò ad avvertire il falegname: «Prendi con te il bambino e sua madre, e torna nella terra di Israele. È morto, ormai, colui che insidiava la vita del piccolo».
Appena ricevuto il via libera dall’angelo, Giuseppe ritornò in Galilea, la regione palestinese a nord della Giudea, insieme a Maria e Gesù. Il falegname aprì una nuova bottega a Nazareth, grazie a cui guadagnava lo stretto necessario per mantenere la propria famiglia in condizioni dignitose.
Il bambino crebbe in un quartiere di quella cittadina, una delle più povere dell’intera Galilea. Passò l’infanzia giocando con gli altri bambini del posto e aiutando il padre con dei piccoli lavoretti. Non sembrava diverso dagli altri bambini: solo il suo amore per la bontà lo rendeva unico.