Negli ultimi anni è diventata molto celebre la danza del popolo neozelandese dei maori
Negli ultimi anni è diventata molto celebre la danza del popolo neozelandese dei maori.
Come sostiene Alan Armstrong, autore del libro Maori Games and Haka (2005), la haka – che significa letteralmente «danza» – è un ballo a carattere tribale che si esegue con tutte le parti del corpo e che esprime tutta la potenza e l’energia di cui la fiera etnia maori si sente da sempre portatrice.
La haka è fondamentalmente una danza gioiosa, anche se viene spesso identificata con gli atteggiamenti agonistici e di sfida aperta agli avversari tipici degli All Blacks, la squadra di rugby della Nuova Zelanda.
Questa compagine di fenomenali atleti, nata nel lontano 1892, usa praticare la haka nella forma detta Ka Mate. Essa sarebbe nata a sua volta nel 1820, quando il capo tribù maori Te Rauparaha l’avrebbe ideata per celebrare uno scampato pericolo di morte portato da due tribù nemiche e per esaltare la vittoria della vita, dell’energia, del flusso della natura sull’oscurità della morte. La Ka Mate è resa dagli All Blacks ancor più spettacolare di quanto doveva essere in origine grazie all’esecuzione di un salto finale.
Questi i versi della Ka Mate, che potevano essere recitati anche di fronte ai propri nemici:
È la morte! è la morte! è la vita! è la vita!
È la morte! è la morte! è la vita! è la vita!
Questo è l’uomo dai lunghi capelli
che ha persuaso il Sole
e l’ha convinto a splendere di nuovo.
Un passo in su! un altro passo in su!
Un passo in su, un altro… il Sole splenderà!
Hi!!!
Quanto al rapporto tra gli All Blacks e la haka, da essi fatta propria sin dal 1888 durante un torneo contro l’odiata Inghilterra, va sottolineato che la nazionale neozelandese di rugby adotta questa danza per impressionare gli avversari, arricchendone la già di per sé teatrale esecuzione con smorfie, occhi sbarrati rivolti ai malcapitati dirimpettai, schiocchi di dita, colpi alle braccia e alle gambe ecc.
Un’altra celeberrima danza di origine tribale, in realtà più una sorta di lotta con connotati gestuali affini al ballo, è la brasiliana capoeira, che affonda le proprie radici nel XVII secolo, quando cioè gli schiavi di colore del paese sudamericano usavano opporsi ai loro schiavisti con una forma di lotta caratterizzata da gesti più simili alla danza che a un vero e proprio combattimento.