Le origini delle montagne dipendono da una serie di fattori, tra cui i movimenti della crosta terrestre…
Le origini delle montagne dipendono da una serie di fattori, tra cui i movimenti della crosta terrestre, il vulcanismo e il modellamento dovuto all’erosione degli agenti esogeni.
Gli scienziati hanno spiegato questi processi, e le varie trasformazioni che hanno dato luogo all’attuale conformazione delle terre e dei mari, attraverso la teoria della tettonica a zolle, attribuendo agli effetti del loro movimento la nascita delle montagne. In base a tale teoria, infatti, le montagne si sarebbero formate dalla collisione delle grandi zolle continentali che costituiscono la crosta terrestre.
La loro conformazione dipende dall’epoca in cui ha avuto inizio l’innalzamento della superficie terrestre, nel senso che più questo è avvenuto in ere geologiche remote più la morfologia e l’altezza sono state modificate dagli agenti atmosferici, come il vento e l’acqua. Le montagne scozzesi, ad esempio, pur essendo antichissime, superano di poco i 1300 m di altezza e sembrano piuttosto delle colline.
Al contrario, quelle apparse in epoche recenti (orogenesi terziaria), come le Alpi, l’Himalaya e le Ande, dimostrano con le loro altezze elevate e i profili aspri e ripidi che sono tuttora sottoposte all’azione erosiva. Le più alte montagne del mondo si trovano in Asia, nel sistema montuoso dell’Himalaya di cui fanno parte l’Everest (8872 m) e il K2 ( 8616 m).
Riguardo alle caratteristiche morfologiche, la montagna è costituita da quattro piani altitudinali principali: basale, montano, alpino e nivale. A questa suddivisione ne segue un’altra, più dettagliata, che comprende i sottolivelli montano inferiore, montano superiore e il subalpino.
LA SAVANA LA MONTAGNA L’AQUILA REALE