Leggi attentamente le seguenti frasi…
Leggi attentamente le seguenti frasi.
“La classe non è acqua.”
“Il prossimo anno Carlo frequenterà la classe IV.”
“Ronaldo è un giocatore di prima classe.”
La parola classe compare in tutti gli esempi riportati. Tuttavia essa assume ogni volta un significato diverso.
Nel primo caso è sinonimo di “eleganza” , nel secondo equivale “all’anno scolastico frequentato”, mentre nell’ultimo corrisponde al “talento del giocatore”.
Ciò dimostra che una parola può avere più di un significato, a seconda del contesto in cui la si usa.
Questo fenomeno prende il nome di {tip POLISEMIA. “Cerchiamo di venirne a capo”. Compresenza di più di un valore di significato nello stesso segno linguistico. Ad esempio, capo può significare: 1) “parte superiore del corpo umano”; 2) “chi comanda su altri uomini”; 3) “estremità di qualcosa” (capo del letto, andare a capo); 4) “ciascuna unità di un gruppo” (capo di bestiame); 5) promontorio. Oppure ferro può avere i seguenti valori: 1) “metallo”; 2) “strumento per lavorare a maglia”; 3) “idem per stirare”; 4) “idem usato in chirurgia”; 5) “catena dei carcerati”; 6) “arma da taglio” (letterario: mettere a ferro e fuoco). La p. si basa su figure retoriche, metafore (capo) o metonimie (ferro) fissate ed istituzionalizzate. Negli esempi riportati il primo valore dato corrisponde al significato di base (v. denotazione).}polisemia{/tip}.
Questa è una parola di origine greca: polýsemos, che vuol dire “dai molti significati”.
Le parole polisèmiche mantengono, in ogni caso, un comune significato di fondo. Negli esempi precedenti, la parola classe suggerisce l’idea di qualcosa che categorizzato.
Ma quando si verifica la polisemia? Il fenomeno della polisemia si verifica quando una stessa parola può essere utilizzata con significati diversi, che hanno però elementi comuni. Per comprendere quale significato si vuole esprimere, è importante che le parole polisemiche vengano considerate in base al contesto in cui sono impiegate.