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La respirazione

La parola respirazione ha in biologia due significati diversi.

La parola respirazione ha in biologia due significati diversi. Con essa ci si riferisce infatti sia all’attività di introduzione dell’ossigeno in un organismo pluricellulare, attraverso un adatto apparato respiratorio (polmoni, branchie, trachee) che alle reazioni ossidative del ciclo di Krebs che si svolgono nei mitocondri delle cellule eucariote; per essere precisi in questo caso è infatti meglio parlare di «respirazione cellulare».

Il legame tra i due significati è comunque piuttosto stretto. Negli organismi unicellulari le due attività praticamente coincidono, in quanto la cellula deve assumere ossigeno dall’esterno e poi utilizzarlo per la respirazione cellulare dei mitocondri. Negli organismi pluricellulari semplici quanto a struttura corporea e di piccole dimensioni (come avviene per le spugne, le meduse e i vermi, ad esempio), l’ossigeno si diffonde direttamente dalla superficie del corpo all’interno; solo negli organismi più complessi ed evoluti è necessario un apparato respiratorio che possa prelevare continuamente l’ossigeno dall’ambiente, e anche un sistema di trasporto che sia in grado di distribuire poi l’ossigeno a tutte le cellule. Nei vertebrati acquatici (pesci) l’apparato respiratorio è costituito dalle branchie, in quelli terrestri (anfibi, rettili, uccelli e mammiferi) è costituito dai polmoni.

Il trasporto dell’ossigeno a tutte le cellule è effettuato dal sangue, attraverso l’emoglobina contenuta nei globuli rossi.