Gesù morì sulla croce, ma il suo insegnamento non morì con lui.
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Gesù morì sulla croce, ma il suo insegnamento non morì con lui. Esso diede vita a una nuova religione, destinata a durare molto a lungo e ad attrarre molti uomini.
Una nuova religione
I discepoli di Gesù continuarono a portare il suo messaggio d’amore in tutto il mondo. Questo conquistò in un lampo i poveri, gli umili, coloro che erano più deboli, ma presto entrò anche nel cuore dei ricchi, coinvolgendoli piano piano.
Con la predicazione di Gesù Cristo e dei suoi seguaci ebbe origine una nuova religione: il cristianesimo.
Tra i primi a condurla in giro per il mondo ci fu proprio l’apostolo Pietro.
Egli, quando Gesù era stato catturato, aveva negato di conoscerlo per timore che le guardie catturassero anche lui. Rendendosi conto di ciò che aveva fatto, però, si pentì così tanto che da quel momento predicò sempre la parola di Dio.
Ma non fu una cosa facile! I romani, che dominavano il mondo, credevano solo nei loro dèi e perseguitarono duramente i seguaci di Gesù.
Migliaia di persone furono incarcerate, torturate, crocifisse, mandate a morire nel circo sotto le zanne delle belve…
Prima l’imperatore Nerone, poi Decio e infine Diocleziano oppressero e maltrattarono i cristiani. Ai loro occhi, infatti, i discepoli di Gesù si opponevano alla loro società: rifiutavano di venerare l’imperatore e, predicando amore e uguaglianza, si opponevano alla rigida divisione in classi e allo sfruttamento degli schiavi.
Ma la comunità di Gesù continuò a crescere ogni giorno di più, a coinvolgere sempre più luoghi, sempre più uomini… a poco a poco divenne enorme!
L’imperatore Costantino capì che combattere i cristiani era ormai inutile.
Si racconta che una notte accadde qualcosa di straordinario…
Costantino aveva ricevuto dal padre una parte molto piccola dell’impero, ma lui desiderava controllarlo tutto. Non gli restava, dunque, che una possibilità: doveva eliminare i suoi avversari!
Il primo con cui si scontrò fu Massenzio, imperatore della parte occidentale.
Proprio la notte prima della battaglia, Costantino vide in sogno Gesù Cristo che gli diceva di porre le sue iniziali sugli scudi dei soldati. L’imperatore si risvegliò confuso: non poteva credere che proprio lui avesse fatto un sogno simile! Tuttavia fece come gli era stato comandato.
Il giorno seguente Massenzio schierò il suo esercito per combattere e Costantino non si tirò indietro. Fu allora che, mentre marciava contro il nemico, arrivò dal cielo un secondo segno: una grossa croce gli apparve davanti agli occhi portando con sé una frase. «Con questo segno vincerai!» sembrava dirgli l’enorme simbolo.
La battaglia per Costantino fu un grande successo e l’esercito dei nemici fu costretto a ritirarsi. Costantino si convertì così al cristianesimo e stabilì che questa religione fosse permessa in tutto l’impero.
Era l’anno 313, conosciuto da tutti come l’anno dell’Editto di Costantino.
Sapete che cos’è un editto? Esso è un documento ufficiale che vale come una legge: obbliga i cittadini a fare qualcosa.
Ma l’imperatore Teodosio, qualche anno più tardi, fece di più!
Egli era convinto che le divisioni religiose non facessero bene al suo impero e così si preparò a compiere il grande passo…
Nel 380 emanò il famoso Editto di Tessalonica. Esso stabiliva che tutti i sudditi di Roma erano obbligati a professare il cristianesimo. Nessun’altra religione era ammessa nel suo territorio.
Fu un momento importantissimo per i cristiani! La religione di Gesù, nata da un piccolo gruppo di uomini che facevano i pescatori, era diventata alla fine la religione ufficiale di un impero immenso!
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