La vigogna, ungulato sfuggito all’estinzione grazie all’avvio di un progetto internazionale di conservazione…
La vigogna (Vicugna vicugna), ungulato sfuggito all’estinzione grazie all’avvio di un progetto internazionale di conservazione, è un animale tipico degli altipiani andini, dove vive ad altezze superiori ai 4200 m. Cacciato dalle popolazioni precolombiane secondo precise regole, e soltanto in determinati periodi, con l’arrivo degli europei l’animale è diventato oggetto di una caccia libera e scriteriata.
L’istituzione, nel 1965, di vaste aree protette ha garantito il rapido recupero della specie. Oggi la vigogna non è più in pericolo di estinzione e costituisce una risorsa molto importante per le comunità locali. La sua lana, in particolare, è una tra le più pregiate al mondo, più sottile e soffice perfino del cachemire.
Gli antichi incas, che se ne servivano per tessere gli abiti riservati ai sovrani, la ricavavano da esemplari selvatici la cui cattura avveniva in maniera assolutamente incruenta durante riti collettivi.
Il viaggio dei camelidi
La famiglia dei camelidi, alla quale la vigogna appartiene, ha avuto origine nell’America settentrionale. Grazie al ritrovamento di reperti fossili di molte forme arcaiche è stato possibile ricostruire la storia della famiglia: si ritiene infatti che alla fine del terziario una parte di questi animali primitivi sia migrata in Asia attraverso lo stretto di Bering per dare origine al cammello e al dromedario, mentre un’altra parte si spostava nell’America meridionale, dove l’evoluzione avrebbe in seguito prodotto la vigogna, il lama, l’alpaca e il guanaco.
LA MARMOTTA LA VIGOGNA LO YAK