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Laicità

Nel significato originario del termine, ancora utilizzato in ambito religioso…

Nel significato originario del termine, ancora utilizzato in ambito religioso, il laico è un fedele della religione non ordinato sacerdote o non appartenente a congregazioni religiose, che tuttavia può compiere alcuni uffici sacri come amministrare determinati sacramenti.
Oggi, nell’analisi storica e sociologica, la parola laicità denota la rivendicazione, da parte di un individuo o di un’entità collettiva, dell’autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui. In questo senso, è laico chi ritiene di poter e dovere garantire la propria e l’altrui libertà di scelta e di azione, soprattutto in ambito politico, rispetto a chi invece ritiene di dover conciliare o sottomettere la propria e l’altrui libertà all’autorità di un’ideologia o di un credo religioso.

Il laicismo è la corrente di pensiero che rivendica la laicità. Oggi molti usano questo termine con una connotazione negativa, identificandovi un atteggiamento ambiguo da parte dello stato volto a limitare le confessioni religiose all’ambito privato, fatto che, secondo chi sostiene tale distinzione, costituirebbe una forma di anticlericalismo. I laicisti, secondo questo uso del termine, vorrebbero escludere dalle scelte pubbliche, e a volte dal dibattito pubblico, argomenti di origine confessionale, o argomenti difesi da esponenti ufficiali delle confessioni religiose. In quest’ottica lo stato e le confessioni religiose sono considerati ambiti completamente separati.