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Le civiltà della Mesopotamia

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La Mesopotamia è una regione asiatica che appartiene quasi interamente all’Iraq…

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La Mesopotamia è una regione asiatica che appartiene quasi interamente all’Iraq, mentre le zone periferiche fanno parte della Siria, della Turchia, dell’Iran.

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Il suo nome significa «terra tra i fiumi» ed è delimitata da due grossi corsi d’acqua: il Tigri a oriente e l’Eufrate a occidente. La Mesopotamia, il Levante e l’antico Egitto formavano la regione storica del Medio Oriente comunemente definita Mezzaluna fertile per la forma arcuata delle sue zone coltivabili che si estendevano dalle foci del Nilo a quelle dell’Eufrate.

Questa caratteristica portò, intorno al 4000 a.C., all’insediamento in questi territori di alcune popolazioni, fino ad allora nomadi. Nacquero le prime comunità agricole e il passaggio dal piccolo villaggio alla città e infine alla civiltà fu breve. Gli uomini unirono le loro forze e le loro menti in grandi opere collettive, per controllare e sfruttare al meglio la natura.

Il principale problema cui dovettero far fronte furono le inondazioni dei fiumi: in primavera il Tigri e l’Eufrate erano soggetti a grandi, imprevedibili piene, e se la piena dell’uno coincideva con la piena dell’altro le conseguenze erano disastrose.

Allora questi popoli si specializzarono nei lavori di canalizzazione, indispensabili per la coltivazione della terre e l’allevamento di animali, organizzarono e differenziarono i compiti da svolgere e inventarono strumentazioni per semplificare il lavoro, come la scrittura e la ruota.
La storia della Mesopotamia è fatta di illustri sovrani, potenti città, grandi imperi e civiltà, che si sono integrate, annientate e succedute nel corso dei secoli.

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