Il passaggio dalla montagna alla pianura non è brusco, ma avviene gradualmente, attraverso una fascia di colline…
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Il passaggio dalla montagna alla pianura non è brusco, ma avviene gradualmente, attraverso una fascia di colline, abbastanza estesa ai piedi delle Alpi, e molto estesa tra gli Appennini e il mare.
In percentuale le colline occupano la parte più grande del territorio italiano, e quindi in qualche modo rappresentano il paesaggio più tipico del paese: non troppo elevate (non superano i 700 m di altezza!), dal profilo arrotondato e dai pendii dolci.
Sono formate per lo più da terreni friabili e argillosi, e questo comporta qualche problema di sicurezza, perché tendono a franare e a rovinarsi sotto una forte pioggia.
Le colline si trovano al Nord, al Centro e al Sud Italia; il sistema collinare più ampio è però quello dell’Italia centrale, detto Antiappennino tirrenico, che attraversa ben tre regioni (Toscana, Lazio, Umbria).
Colline di tanti tipi
Le colline italiane si sono originate in epoche antichissime grazie ai movimenti della crosta terrestre (per questo dette «colline tettoniche», poiché tettonica è la scienza che studia la crosta terrestre; un esempio di questo tipo sono i colli delle langhe e del Monferrato, in Piemonte), per i depositi lasciati ai piedi delle montagne dai ghiacciai scomparsi («colline moreniche»; un esempio è costituito dalle Colline del Garda, ai piedi delle Alpi), oppure sono nate da vulcani ormai spenti (chiamate «colline vulcaniche», come i Colli Albani intorno a Roma).