Qual è la prima cosa che impariamo quando decidiamo di apprendere una nuova lingua? Ovviamente le lettere dell’alfabeto.
Impariamo insieme l’alfabeto spagnolo
Aprendamos juntos el alfabeto español
Qual è la prima cosa che impariamo quando decidiamo di apprendere una nuova lingua? Ovviamente le lettere dell’alfabeto.
Quest’ordine alfabetico, in ogni idioma, ha una funzione molto importante. Qual è? Grazie a quest’ordine, le parole di una lingua vengono ordinate per creare una sequenza basata sulla posizione che la lettera iniziale ha nell’alfabeto. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, prendiamo un dizionario. Notate che le parole sono elencate secondo l’ordine dell’alfabeto della lingua?
È giunto quindi il momento di fare il primo passo verso questa nuova lingua straniera: iniziamo a conoscere l’alfabeto spagnolo!
REGOLA!
L’alfabeto spagnolo è composto da ben 29 lettere: le nostre 5 vocali e 24 consonanti. Vediamo nella seguente tabella quali sono:
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LE LETTERE DELL’ALFABETO SPAGNOLO |
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A |
B |
C |
CH |
D |
E |
F |
G |
H |
I |
J |
K |
L |
LL |
M |
N |
Ñ |
O |
P |
Q |
R |
S |
T |
U |
V |
W |
X |
Y |
Z |
Come avrete potuto notare, ci sono delle lettere nuove rispetto al nostro alfabeto italiano. Nella prossima tabella impareremo che le lettere dell’alfabeto spagnolo hanno una loro pronuncia.
LA PRONUNCIA SPAGNOLA DELLE LETTERE DELL’ALFABETO |
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A |
B |
C |
Ch |
D |
E |
F |
G |
H |
I |
J |
K |
L |
Ll |
a |
be |
ce |
che |
de |
e |
efe |
ge |
hache |
i |
jota |
ka |
ele |
elle |
M |
N |
Ñ |
O |
P |
Q |
R |
S |
T |
U |
V |
W |
X |
Y |
Z |
eme |
ene |
eñe |
o |
pe |
cu |
ere |
ese |
te |
u |
ve |
uve doble |
ekis |
ye |
zeda |
Per completare questa tabella, manca però un altro passaggio: la pronuncia italiana delle lettere dell’alfabeto spagnolo. Vediamo e studiamola insieme!
Le lettere dell’alfabeto spagnolo |
La pronuncia spagnola dell’alfabeto |
La pronuncia italiana dell’alfabeto spagnolo |
A |
A |
A |
B |
BE |
Un suono tra la B e la V |
C |
CE |
in Spagna suona quasi come un TH inglese |
CH |
CHE |
C seguito dalla e |
D |
DE |
D |
E |
E |
É non si distingue il suono grave o acuto della e |
F |
EFE |
F |
G |
GE |
CHE, suono gutturale del ch tedesco in sprache |
H |
HACHE |
ACE l’acca è sempre muta |
I |
I |
I |
J |
JOTA |
CH-OTA stesso suono della GÉ |
K |
KA |
K o C seguita da a-o-u |
L |
ELE |
L |
LL |
ELLE |
In Spagna si pronuncia quasi una GLI |
M |
EME |
M |
N |
ENE |
N |
Ñ |
EÑE |
GN |
O |
O |
O non si distingue il suono grave o acuto della o |
P |
PE |
P |
Q |
CU |
Q |
R |
ERE |
R |
S |
ESE |
S |
T |
TE |
T |
U |
U |
U |
V |
VE |
V come già detto si confonde con la b |
W |
UBE |
Uve doble |
X |
EKIS |
CS, in Messico spesso suona come la Jota o la Ge |
Y |
EYE |
I ma a volte suona come in italiano la gi, in Argentina come la j francese |
Z |
CEDA |
C/S, in Spagna come la c (th inglese)
|
L’alfabeto spagnolo è sostanzialmente uguale a quello italiano. Ma qual è la lettera più strana che abbiamo visto finora nelle tabelle? La Ñ è una lettera a noi sconosciuta. La Ñ (eñe) è presente in tantissime parole spagnole ed è per questo di uso comune e quotidiano. Basti pensare che lo stesso nome del paese la contiene: España.
ATTENZIONE!
Alcune particolarità!
Che strane e bizzarre alcune lettere dell’alfabeto spagnolo! Una di loro, la Ñ, ha perfino un simbolo strano sopra! Ma non preoccupatevi, ora vedremo insieme come affrontare la pronuncia di questi casi particolari e scopriremo insieme che non sono poi così difficili.
Partiamo quindi dalle vocali.
Le vocali dell’alfabeto spagnolo si pronunciano esattamente come quelle dell’italiano. L’unica differenza è che lo spagnolo non distingue il suono della « o » e della « e » sia aperte che chiuse. In altre parole, non possiede i suoni gravi e acuti, come invece l’italiano che ha parole uguali con accenti diversi (per esempio pèsca e pésca).
Una vocale che in spagnolo possiede una particolarità è la i. Perché? Cosa accade a questa lettera? La « i » spagnola, posizionata tra due vocali e al finale della parola, diventa « y ». Ecco degli esempi per capire meglio: ayudar (aiutare) e doy (do, voce del verbo dare).
Ora passiamo alle consonanti spagnole.
Le consonanti f, k, l, m, n, p, q, t si pronunciano proprio come quelle italiane.
Al contrario:
La consonante c, posizionata davanti alla vocale « i » e alla vocale « e », si pronuncia proprio come il « th » inglese.
Se invece la consonante c è posizionata davanti alla « o », alla « a » e alla « u » si pronuncia come in italiano, ovvero « ca », « co », « cu ».
La doppia c si pronuncia «kth» o «ks». Per esempio, la pronuncia della parola occidental sarà o okthidental oppure oksidental.
Il gruppo ch, davanti a tutte le vocali si pronuncia ci, ce, cia, cio, ciu. Per capire meglio, è come se dicessimo “ciao”. Un esempio molto esplicativo in spagnolo lo ritroviamo nella parola muchacha ( ragazza) che pronunceremo muciacia.
Il gruppo gn, in spagnolo, non la pronunceremo mai come la “gn” italiana di gnocchi. Infatti si pronuncia separata “g-n”, come in inglese pregnant (in dolce attesa).
Il gruppo gue e gui si pronunciano ghe e ghi. Ecco un esempio per capire meglio: guerra si pronuncia gherra.
La j ha sempre il suono del “ch” tedesco. Esempi: mujer (donna, moglie, jitano (zingaro).
La doppia ll si pronuncia in varie regioni della Spagna quasi come la “gli” italiana di bottiglia. Infatti la parola spagnola calle (strada) si pronuncia caglie.
La ñ spagnola si pronuncia sempre come il suono dell’italiano “gn”. Per esempio, montaña e señorita si pronunceranno «montagna» e «segnorita».
La consonante italiana q è quasi sempre sostituita in spagnolo dalla “c” come per esempio nella parola cuando (quando).
I gruppi qui e que si pronunciano “chi” e “che”. La parola spagnola queso (formaggio), si pronuncia, infatti, cheso.
La consonante spagnola r si pronuncia spesso come la doppia “r” italiana, anche quando si trova a inizio parola, come del caso di Roma, in cui la pronuncia spagnola sarà Rroma.
Infine, la consonante z si pronuncia come “th”. Per esempio la parola azucar, che vuol dire zucchero, la leggeremo athucar.
ATTENZIONE!
In spagnolo, esistono solo le consonanti doppie “c”, la doppia “n” (in pochissime parole) e la doppia “r”. Pensate addirittura che nel caso della doppia r questa forma una sola sillaba. Ad esempio la parola tierra (terra) si divide in tie-rra.
ATTENZIONE!
Quando si parla dei segni grafici spagnoli, oltre all’alfabeto, dobbiamo porre l’attenzione anche sulla punteggiatura.
La punteggiatura spagnola è uguale a quella italiana, tranne che per due eccezioni:
non possiede l’apostrofo;
utilizza diversamente i punti esclamativi e interrogativi (!-?).
Nella lingua scritta lo spagnolo utilizza il punto esclamativo e interrogativo anche all’inizio della frase. Ma attenzione:all’inizio della frase i simboli vanno scritti capovolti. (¿……………?-¡………………!).
Non si scrive: “Que haces?” – “Che fai?” , ma si scrive “¿Que haces?”.
ATTENZIONE!
Lo spagnolo utilizza solo, senza eccezioni, l’accento acuto (´). Nello spagnolo le parole vanno accentate e costituisce errore non farlo.
Le parole spagnole portano accento grafico quando sono: tronche, ossia quando l’accento tonico cade sulla sillaba finale o quando finiscono per vocale o N o S; piane: ossia quando l’accento tonico cade sulla penultima sillaba o se la parola finisce per consonante (eccetto N e S); bisdrucciole: ossia quando l’accento tonico cade sulla quartultima sillaba.
ESERCITIAMOCI!
Ora che abbiamo imparato sia l’alfabeto che la pronuncia in spagnolo, esercitiamoci cercando, tramite l’aiuto del dizionario e dell’insegnante, delle parole che iniziano per ogni lettera dell’alfabeto. Scrivile qui di seguito e leggile a voce. Noterai che ognuna inizia con una lettera dell’alfabeto spagnolo. In questo modo inizieremo ad arricchire il nostro vocabolario spagnolo!
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