Arredare casa
Arredare casa
Gianni passa a casa di Izumi e Akiko, dove il giorno dopo inizieranno lavori di ristrutturazione
Izumi: Gianni! Che bella sorpresa…
Gianni: Passavo da queste parti e ho pensato di venire a bere uno dei vostri ottimi tè… Disturbo?
Akiko: No, no! Facciamo spazio perché domani iniziamo i lavori per l’appartamento.
Izumi: Sto prendendo le misure perché cambieremo anche diversi mobili…
Gianni: Ma la vostra casa è già bella, luminosa… Che lavori farete?
Akiko: Se hai cinque minuti, ti racconto cosa abbiamo in mente…
Izumi: Allora, cominciamo dallo studio di Akiko. Vieni, vieni! Così vediamo dove mettere la scrivania nuova…
Gianni: Eccomi…
Akiko: Adesso ti preparo il tè… Sai Izumi, ho pensato di buttare giù questo muro.
Izumi: Ma come? Abbiamo deciso di non toccare i muri… bisogna solo cambiare la disposizione e l’arredamento… Gianni, questo divano non ti sembra troppo grande?
Akiko: No, il divano è perfetto!
Izumi: Ma ora ci sono dei modelli nuovi, più…
Gianni: …più funzionali e comodi! Potete anche spostare divano sull’altro lato della stanza…
Akiko: Questa è una bella idea, mi piace!
Izumi: Perfetto… io poi volevo cambiare anche il tavolo e le sedie…
Akiko: Ti preparo il tè. Io pensavo a dei mobili antichi…
Izumi: No! non voglio mobili vecchi…
Akiko: Ho detto antichi!
Gianni: Siete sicuri di cominciare i lavori domani? Mi sembra di capire che lei ama i mobili antichi mentre tu preferisci le linee moderne…
Izumi: Ah sì io adoro le linee semplici ma comode…
Akiko: Adesso ti preparo il tè… Ho pensato anche di mettere una striscia in contrasto con la carta da parati, che ne pensate?
Izumi: La carta da parati? Mai! Sulle pareti ci vuole la tinta! Colori forti, decisi…
Akiko: No, no, voglio la carta da parati… a fiori! E delle tende…
Izumi: Io detesto le tende, mi opprimono!
Akiko: Ah, poi nel bagno ho deciso di mettere delle piastrelle colorate e una vasca nuova…
Izumi: Io adoro la doccia, è più rapida… E poi il bagno deve essere tutto bianco e nero… essenziale ma elegante!
Gianni: (guardando l’orologio) Devo andare, si è fatto tardi…
Akiko: Ma come, non volevi un tè?
I pronomi indiretti
I pronomi indiretti servono a sostituire un nome che ha la funzione di indicare in modo preciso a quale persona, a quale animale o a quale cosa va a finire l’azione compiuta.
Esempi:
A Giovanni piace il mare. A lui piace il mare.
Io regalo un mazzo di fiori a Romina. Io le regalo un mazzo di fiori.
Esistono due tipi di pronomi indiretti. I pronomi indiretti deboli e quelli forti.
I pronomi indiretti deboli si usano più di frequente e sono i seguenti: mi, ti, gli, le, ci, vi e gli.
I pronomi indiretti forti si usano quando si vuole sottolineare maggiormente a chi è rivolta l’azione e sono i seguenti: me, te, lui, lei, noi, voi, loro.
|
pronomi indiretti deboli |
pronomi indiretti forti |
1a persona singolare |
Mi piace nuotare |
A me piace nuotare |
2a persona singolare |
Ti piace ballare |
A te piace ballare |
3a persona sing. maschile |
Gli piace il mare |
A lui piace il mare |
3a persona sing. femminile |
Le piace scherzare |
A lei piace scherzare |
1a persona plurale |
Ci piace dormire |
A noi piace dormire |
2a persona plurale |
Vi piace giocare |
A voi piace giocare |
3a persona plurale |
Gli piace il cinema |
A loro piace il cinema |
I pronomi indiretti deboli si possono usare anche legati ad alcuni verbi in posizione finale.
Esempio:
Parlami.
Gli avverbi di luogo
Gli avverbi di luogo possono essere usati per specificare:
- a) il luogo di un’azione;
- b) la collocazione di una persona o di un oggetto nello spazio;
- c) la distanza di una persona o di un oggetto rispetto a chi parla o a chi ascolta.
Ecco una lista dei principali avverbi di luogo:
fuori |
Esci fuori da questa casa! |
dentro |
Ho messo i libri dentro la borsa. |
sopra |
Il cielo sopra Berlino. |
sotto |
La valigia è sotto il letto. |
vicino |
Abito vicino a te. |
lontano |
Vive molto lontano da Roma. |
sinistra |
Prendi la strada a sinistra. |
destra |
Svolta a destra. |
via |
Luigi è andato via. |
in giro |
Ho visto molta gente in giro. |
Altri importanti avverbi di luogo sono:
–qui e i suoi composti (qui sopra e qui sotto ecc.) si usano preferibilmente per indicare un luogo ben definito, vicino a chi parla e a chi ascolta.
Esempio:
- A) Ho un dolore al braccio.
- B) Dove di preciso?
- A) Qui.
–qua e i suoi composti (qua sopra e qua sopra ecc.) si usano preferibilmente per indicare un’area vicina a chi parla e a chi ascolta ma senza una determinazione precisa.
Esempio:
- A) Non ti vedo. Dove sei?
- B) Qua, vicino alla farmacia.
– lì e i suoi composti (lì giù, lì su ecc.) si usano per indicare un luogo lontano da chi parla e da chi ascolta. Si usano preferibilmente per indicare un luogo ben definito.
Esempio:
Non trovo più le chiavi che ho lasciato lì sopra.
– là e i suoi composti (laggiù, lassù ecc.) si usano per indicare un luogo lontano da chi parla e da chi ascolta e si usano preferibilmente per indicare un’area o un punto non precisati.
Esempio:
- A) Conosci quella città? Io abito là.
Completa le frasi scrivendo l’avverbio di luogo giusto
- ….. vicino c’è casa mia.
- ….. in fondo ci dovrebbe eseere una frutteria.
- Sono ….. da mezz’ora e ancora non si vede nessuno.
- Sono salito ….. e ho avuto le vertigini.
L’aggettivo qualificativo
L’aggettivo qualificativo esprime una qualità particolare (l’aspetto, il colore, la forma, la grandezza ecc.) del nome a cui si riferisce. Si colloca preferibilmente subito dopo il nome.
Esempio:
Conosci quella ragazza con i capelli biondi?
È opportuno, tuttavia, collocare l’aggettivo prima del nome in due casi:
- a) quando si vuole sottolineare l’importanza della qualità indicata (esempio: Le bianche scogliere di Dover);
- b) quando la posizione dell’aggettivo serve a determinare il suo significato (esempi: Ho conosciuto diverse persone; Ho conosciuto persone diverse da te).
Il passato prossimo
Il passato prossimo si può usare anche per indicare un’azione del passato che continua nel presente (esempio: Ho fatto la spesa) e si forma con il presente del verbo ausiliare essere o avere e il participio passato della forma verbale.
Passato prossimo delle tre coniugazioni costruito con l’ausiliare avere |
||
io |
ho |
amato – ricevuto – capito |
tu |
hai |
amato – ricevuto – capito |
lui, lei |
ha |
amato – ricevuto – capito |
noi |
abbiamo |
amato – ricevuto – capito |
voi |
avete |
amato – ricevuto – capito |
loro |
hanno |
amato – ricevuto – capito |
Passato prossimo delle tre coniugazioni costruito con l’ausiliare essere |
||
io |
sono |
andato/a – seduto/a – partito/a |
tu |
sei |
andato/a – seduto/a – partito/a |
lui, lei |
è |
andato/a – seduto/a – partito/a |
noi |
siamo |
andati/e – seduti/e – partiti/e |
voi |
siete |
andati/e – seduti/e – partiti/e |
loro |
sono |
andati/e – seduti/e – partiti/e |
L’ausiliare essere si usa:
- a) con i verbi arrivare, tornare, partire (esempio: sono arrivato due ore fa);
- b) con i verbi essere, stare e rimanere (esempio: sono rimasto ad aspettarti tutto il tempo);
- c) con i verbi nascere, vivere, morire e diventare (esempio: Maria è diventata mamma);
- d) con i verbi piacere, sembrare e succedere (esempio: ieri mi è successo di tutto);
- e) con i verbi alzarsi, chiamarsi ecc. (esempio: mi sono alzato all’alba).
Con tutti gli altri verbi, invece, si usa l’ausiliare avere.
Completa le frasi coniugando il verbo tra parentesi al passato prossimo
esempio:
(scendere) Rossella ….. dal letto.
Rossella è scesa dal letto.
- (fare) Rossella ….. la spesa.
- (andare) Rossella ….. al cinema.
- (visitare) Rossella ….. una mostra d’arte.
- (tornare) Rossella ….. a casa.
- (mettere) Rossella ….. a letto i bambini.
Concordanza del participio passato con il soggetto
Se è costruito con l’ausiliare essere, il participio passato si accorda con il soggetto sia per quanto riguarda il genere (maschile/femminile) sia per il numero (singolare/plurale).
Esempi:
Mario è andato al mare.
Rossella e andata al mare.
Mario e Luigi sono andati al mare.
Rossella e Francesca sono andate al mare.
Attenzione: se i soggetti della frase sono sia maschili che femminili, la concordanza di genere è al maschile.
Esempio:
Mario e Rossella sono andati al mare.
Attenzione: in alcuni casi, come ad esempio con il verbo piacere, il participio passato non si accorda con il soggetto ma con l’oggetto della frase.
Esempi:
A Rossella è piaciuto il film.
A Mario è piaciuta la casa.
Scrivi le possibili risposte usando il passato prossimo
Esempio:
Perché non sei venuta alla festa?
Perché sono uscita troppo tardi dal lavoro.
- Perché non hai finito i compiti?
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- Perché hai fatto tardi?
…………………………
- Perché hai comprato questo maglione?
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- Cosa hai acquistato?
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- Perché la tua camera è così in disordine?
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