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Lezione 14

All’agenzia di viaggi

 

All’agenzia di viaggi

Due stani signori (un uomo e una donna) entrano nell’agenzia di viaggi dove lavora Tania

Tania: Benvenuti nella nostra agenzia signori. Io sono Tania, che cosa posso fare per voi?

signora: Vede… abbiamo un problema… Nostra figlia si sposa.

Tania: Non mi sembra un problema…

signore: Vede, noi siamo venuti in questa agenzia di viaggi perché ce ne hanno parlato molto bene.

Tania: Grazie… Allora?

signora: Dobbiamo organizzare il viaggio di nozze di nostra figlia.

Tania: Che cosa ne dite di un bel viaggio all’estero?

signore: No, No! Una cosa più semplice.

Tania: Allora, rimaniamo in Italia.

signora: Sa, il sogno di mia figlia è di andare a Venezia. È una fissazione che ha da bambina. Vede, è una ragazza all’antica, sentimentale, e dice che Venezia è una città molto molto romantica… lei che cosa ne pensa?

Tania: Ah, Venezia è molto bella, è stupenda, è fantastica. È la prima città che ho visitato quando sono arrivato dal Valona.

signore: Valona… e dove si trova?

Tania: in Albania.

signora: Ah, davvero?! E ha già visto Venezia? Io invece no, lui non mi ha mai portato da nessuna parte.

Tania: Peccato!

signore: E per curiosità, quanto costa una settimana per due persone a Venezia?

Tania: Venezia è una città un po’ cara, ma andiamo con ordine: come viaggeranno? In aereo?

signore: Ma a Venezia non si va con la nave?

Tania: Sì, anche. Si può fare una bella crociera nel Mediterraneo, ma costa molto.

signore: Ah no! Non se ne parla!

Tania: Allora col treno… Oltretutto, è un viaggio bellissimo.

signore: E quanto dura il viaggio in treno? Due giorni?

Tania: No, che dice… da Roma a Venezia sono… ecco: con Frecciargento sono tre ore e quarantacinque minuti circa. Ed è anche un viaggio bellissimo. Dal finestrino si vedono paesaggi stupendi.

signora: Ah… è sì eh? e quali?

Tania: Ecco, noi siamo qui a Roma. Dobbiamo andare a Venezia… ecco il viaggio che si fa.

signora: E a Venezia, che cosa c’è, cosa si vede?

Tania: Venezia è tutta bella: Piazza San Marco, il ponte di Rialto, il Canal Grande, il Ponte dei sospiri…

signora: Ah… è una città romantica… ho deciso! La mia bambina andrà a Venezia anche se dovremo fare dei sacrifici!

 

  1. Scegli la frase giusta tra quelle presentate
  1. Il problema dei due clienti è
  2. la paura di viaggiare della signora.

   P2. il loro futuro genero.

  1. il matrimonio della figlia.

 

  1. I due clienti vogliono organizzare un viaggio per
  2. le loro nozze d’oro.
  3. la luna di miele della figlia.
  4. un gruppo di bambini.

 

  1. La signora dice che
  2. è stata molte volte a Venezia.
  3. non è mai stata a Venezia.
  4. non vuole andare a Venezia.

 

  1. Adolphe dice che si può andare a Venezia
  2. con il treno o la nave.
  3. con l’aereo o il treno.
  4. con l’aereo, il treno o la nave.

 

  1. Adolphe dice che
  2. Venezia è la prima città che ha visitato in Italia.
  3. ha lavorato per molto tempo a Venezia.
  4. il viaggio per Venezia è molto lungo.

 

che

La parola invariabile che può essere usata in vari modi:

  1. a) per introdurre una frase interrogativa (Esempio: Che stai combinando?)
  2. b) per fare una esclamazione (Esempio: Che bel calduccio!)
  3. c) come pronome relativo, con il significato di il quale, la quale, i quali, le quali. I pronomi relativi servono a mettere in relazione due frasi facendole diventare un’unica frase.

Esempio:

La parola che è una parola invariabile

La parola che è una parola invariabile che può essere usata in vari modi

La parola che può essere usata in vari modi

 

Il pronome relativo che può essere utilizzato sia come soggetto che come complemento oggetto.

Esempi:

Giovanni è il ragazzo che abita qui vicino (soggetto).

Giovanni è il ragazzo che hai conosciuto ieri (complemento oggetto).

 

Non può essere usato, invece, come complemento indiretto.

Esempi:

forma corretta

forma errata

Giovanni è il ragazzo a cui (o al quale) hai regalato un libro

Giovanni è il ragazzo che hai regalato un libro

 

Inoltre, tra le parole tutto e che bisogna usare quello o ciò.

Esempi:

Tutto ciò che vedi un giorno sarà tuo.

Cosa ho fatto per meritarmi tutto quello che mi è capitato?

 

Quando non è chiaro a quale nome si riferisce il pronome relativo che, è preferibile usare il quale, la quale, i quali o le quali.

Esempio:

Ho conosciuto il marito di Maria che gioca a pallone.

Ho conosciuto il marito di Maria, il quale gioca a pallone.

 

Completa le frasi inserendo le forme giuste tra quelle proposte

  1. La macchina ….. ho comprato ieri è già rotta.
  2. a) che
  3. b) le quali
  4. c) cui
  5. d) il quale

 

  1. Marina, ….. ho scritto ieri, non mi ha ancora risposto.
  2. a) per cui
  3. b) a cui
  4. c) da cui
  5. d) in cui

 

3) Mio figlio, ….. ho prestato la macchina, guida malissimo.

  1. a) alla quale
  2. b) nel quale
  3. c) al quale
  4. d) del quale

 

4) Il quaderno ….. stai scrivendo è mio.

  1. a) da cui
  2. b) in cui
  3. c) cui
  4. d) su cui

 

5) Il paese ….. vengo è molto povero.

  1. a) che
  2. b) i quali
  3. c) cui
  4. d) dal quale

 

 

Unisci le frasi usando i pronomi relativi che, cui e preposizione + cui

Esempio:

Mi presenti il ragazzo?                                         Sei uscita ieri con il ragazzo.

Mi presenti il ragazzo con cui sei uscita ieri?

 

1a. Conosci la mia collega                                   1.b La mia collega si chiama Alice.

……………………………………………………………………………………………….

 

2a. Quella è la casa.                                              2b. Ti ho parlato della casa.

………………………………………………………………………………………

 

 

3a. Non vedo l’ora di indossare il vestito.                      3b. Ieri ho comprato il vestito.

…………………………………………………………………………………………

 

4a. Questo è il ritratto.                                            4b. Ti ho fatto il ritratto.

…………………………………………………………………………………

 

5a. Ho perso il cane.                                              5b Mi hai regalato il cane.

……………………………………………………………………………………

 

 

ne

Ne è un pronome di terza persona (sia singolare sia plurale) e può essere usato con molti significati:

di lui

Maria ama il suo ragazzo e ne parla sempre.

di lei

Conosci Roberta? Te ne ho parlato spesso.

di loro

Di amici ne ho quanti ne voglio.

di questo

Non me ne importa niente.

di questa

Mario ne ha combinata un’altra delle sue.

di questi

Bel quadro. Ne hai altri così belli?

di queste

Quante ne abbiamo fatte insieme!

da qui

Non ho nessuna intenzione di andarmene.

 

 

Rispondi alle domande utilizzando ne

Esempio:

Sai come è finito il film?

Non ne so niente.

 

  1. Quanti figli hai?

…………………..

 

  1. Sei sicuro di quello che dici?

………………………………..

 

  1. Quanti anni hai?

……………………

 

  1. Parlate molto di politica in famiglia?

…………………………………………

 

  1. Quanto ore lavorative fai al giorno?

………………………………………..

 

Gli articoli

Ti ricordiamo che l’articolo è la parte del discorso che si associa al nome con il quale concorda in genere e numero.

L’articolo può essere determinativo o indeterminativo.

L’articolo determinativo si usa per indicare una classe di persone, oggetti o animali; l’articolo indeterminativo si per indicare la singola persona, oggetto o animale che fa parte di quella classe.

L’articolo determinativo, inoltre, si usa per indicare ciò che è noto, mentre l’articolo indeterminativo serve a indicare ciò che non è noto.

 

 

articolo determinativo

articolo indeterminativo

maschile

femminile

maschile

femminile

singolare

il, lo, l’

la, l’

un, uno

una, un’

plurale

i, gli

le

 

 

Attenzione: l’articolo indeterminativo non ha plurale.

 

Gli articoli determinativi

Gli articoli determinativi il e i si usano davanti a sostantivi di genere maschile che cominciano per consonante (tranne x, y, z, gn, ps e s seguita da consonante).

Esempio:

il maglione, i maglioni

L’articolo determinativo la si usa davanti a tutti i sostantivi di genere femminile singolare, mentre l’articolo determinativo le si usa davanti a tutti i sostantivi di genere femminile plurale.

Esempio:

la ragazza, le ragazze

Gli articoli determinativi lo e gli si usano davanti a sostantivi maschili singolari (lo) e plurali (gli) che cominciano con i seguita da vocale o con gn, ps, x, y, z e s seguita da consonante.

Esempi:

Lo ionizzatore, gli ionizzatori

Lo gnomo, gli gnomi

Lo psicologo, gli psicologi

Lo xilofono, gli xilofoni

Lo yogurt, gli yogurt

Lo zaino, gli zaini

Lo strappo, gli strappi

 

L’articolo determinativo l’ si usa davanti a sostantivi maschili e femminili che cominciano per vocale.

Esempi:

L’orso

L’erba

 

Gli articoli indeterminativi

L’articolo indeterminativo un si usa davanti a sostantivi maschili e singolari che iniziano per consonante (tranne x, y, z, gn, ps e s seguita da consonante) e per vocale (tranne i seguita da vocale).

Esempio:

un cantante

 

L’articolo indeterminativo uno si usa davanti a sostantivi maschili che cominciano per i seguita da vocale, x, y, z, gn, ps e s seguita da consonante.

Esempio:

Uno zoologo

 

L’articolo indeterminativo una si usa davanti a tutti i sostantivi femminili singolari che iniziano per consonante.

Esempio:

una casa

 

L’articolo indeterminativo un’ si usa davanti a tutti i sostantivi femminili singolari che iniziano per vocale.

Esempio:

un’amaca.

 

Per fare il plurale degli articoli indeterminativi puoi:

  1. a) usare dei per i sostantivi maschili (Esempio: Ho visto dei bambini) e delle per i sostantivi femminili (Esempio: Ho delle colleghe molto simpatiche).
  2. b) usare alcuni per i sostantivi maschili (Esempio: Ho visto alcuni bambini) e alcune per i sostantivi femminili (Es.: Ho alcune colleghe molto simpatiche).
  3. C) non usare l’articolo indeterminativo davanti al sostantivo (Esempio: Ho visto bambini).

 

Completa le frasi scrivendo l’articolo determinativo o indeterminativo giusto

Esempio:

In questo album conserviamo ….. foto del matrimonio.

In questo album conserviamo le foto del matrimonio.

  1. Dove sono ….. mie calze?
  2. Voglio comprare ….. automobile.
  3. Quel signore è ….. turista.
  4. Mi piacciono molto ….. fragole.
  5. ….. libri delle scuole medie costano di meno di quelli per ….. superiori.
  6. Ho messo a stendere ….. panni.
  7. Ho comprato ….. computer nuovo.
  8. Ho deciso che oggi pranzerò con ….. gelato.
  9. Sono andato al museo e ho visto ….. quadri molto belli.
  10. Ho comprato ….. bagnoschiuma per fare ….. doccia.

 

quello e bello davanti ai nomi

singolare

plurale

maschile

femminile

maschile

femminile

Il quadro

Un bel quadro

Quel quadro

La stazione

Una bella stazione

Quella stazione

I quadri

Dei bei quadri

Quei quadri

Le case

Delle belle case

Quelle case

Lo scaffale

Un bello scaffale

Quello scaffale

La casa

Una bella casa

Quella casa

Gli scaffali

Dei begli scaffali

Quegli scaffali

Laccendino

Un bellaccendino

Quellaccendino

Lidea

Una bellidea (Una bella idea)

Quellidea

Gli accendini

Dei begli accendini

Quegli accendini