Lezione 8

Al mercato

 

Al mercato

In un mercato Tania e Anja hanno fatto la spesa

Anja: Andiamo… Ah! Abbiamo comprato tutto?

Tania: Insalata, mele, arance… Abbiamo preso anche i limoni. Hai trovato i carciofi?

Anja: Sì, sì, li ho trovati ed erano bellissimi, ma non li ho presi. Un euro l’uno!

Tania: Dieci, dieci euro. Hai fatto bene a non comprarli.

Anja: E certo che ho fatto bene. E le uova?

Tania: Dovevi prenderle tu.

Anja: Veramente dovevi prenderle tu. Lasciamo perdere! Torniamo indietro…

Mentre camminano Anja urta una passante e le fa cadere una busta di arance

passante: Attenzione!

Anja: Mi scusi tanto… la distrazione… Belle, dove le ha prese?

passante: Ah, dalla signora Maria, il banco là in fondo… Ha della frutta e della verdura veramente speciali.

Anja: Ah, ma lei è una donna fedele! Invece noi cambiamo sempre i banchi.

Tania: Scegliamo quelli coi prezzi migliori.

passante: Guardi, la signora Maria ha le arance più belle e meno care di tutto il mercato. Queste costano solo novantanove centesimi al chilo.

Tania: Io queste (indicando quelle nella busta che ha in mano) le ho pagate solo ottantanove centesimi, e mi sembrano belle come le altre.

passante: Mah!

Tania: E comunque ho speso meno di lei.

Anja: No, no, scusate, ma volete litigare per delle arance? (rivolta alla passante) Ma lei viene spesso al mercato?

passante: Sempre!

Anja: Ha ragione. Qui è meraviglioso. Guardatevi intorno… Ma che colori ci sono! è una gioia anche per gli occhi: il verde dell’insalata, il giallo delle banane, il giallo dei limoni, il bianco delle uova…

Tania: Le uova! Le avevo dimenticate. Quale banco ci consiglia?

passante: Guardi…

Anja: Scommetto che la signora ci vuole suggerire il banco della signora Maria.

passante: Sì è vero, ma le uova che ha la signora Maria sono freschissime, perché lei ha le galline, vive in campagna.

Tania: È fortunata, invece qui in città respiriamo il gas delle auto.

passante: Vede che ho ragione? I prodotti delle signora Maria sono…

Anja:i migliori di tutto il mercato!

 

Gli aggettivi comparativi

Il grado comparativo di un aggettivo serve a mettere in relazione due termini di paragone. Quando la qualità da confrontare è posseduta in misura uguale da entrambi i termini di paragone si usa il comparativo di uguaglianza, introducendo il secondo termine di paragone con quanto o come.

esempi:

Luisa è bella quanto Mariella.

Luisa è bella come Mariella.

Il comparativo di uguaglianza può essere usato anche per mettere a confronto due qualità possedute dallo stesso oggetto. In tal caso il primo termine di paragone va introdotto mediante tanto o così.

esempi:

Luisa è tanto simpatica quanto bella.

Luisa è così simpatica quanto bella.

Quando la qualità è posseduta in maniera diversa dai due termini di paragone si usano i comparativi di maggioranza e di minoranza. Il comparativo di maggioranza si forma aggiungendo l’avverbio più all’aggettivo.

esempi:

Luisa è più bella di Mariella.

Luisa è più simpatica che bella.

Il comparativo di minoranza, invece, si forma aggiungendo l’avverbio meno all’aggettivo.

esempi:

Mariella è meno bella di Luisa.

Questo regalo è meno utile che costoso.

 

Completa le frasi inserendo di, del, della oppure che

esempio:

Romeo è più onesto ….. tutti.

Romeo è più onesto di tutti.

 

  1. Questa casa è più bella ….. comoda.

 

  1. Tommaso è più robusto ….. me.

 

  1. Il vostro cane è più educato ….. nostro.

 

  1. Il mio panino è più saporito ….. nutriente.

 

  1. La tua macchina è più veloce ….. mia.

 

Il superlativo relativo

Il grado superlativo relativo di un aggettivo serve per esprimere il massimo livello possibile di intensificazione della qualità posseduta, in relazione ad altre grandezze, persone, cose. Al pari dei comparativi di maggioranza e di minoranza, la modificazione dell’aggettivo si esprime con più e meno; a differenza del comparativo di maggioranza e di minoranza, però, più e meno devono essere preceduti dall’articolo determinativo. Quando il secondo termine di paragone è espresso, esso è introdotto da di o, più raramente, da fra e tra.

esempi:

Giovanni è il più bello.

Rossella è la meno giovane.

Giovanni è il più bello di tutti.

Giovanni è il più bello fra tutti.

Giovanni è il più bello tra tutti.

 

Scrivi con ogni aggettivo una frase utilizzando il superlativo relativo.

esempio:

Bello                                       Giovanni è il più bello di tutti

 

  1. Buoni

……..

 

  1. Cattiva

………

 

  1. Morbida

………..

 

  1. Simpatico

…………..

 

  1. Difficili

………

 

  1. Lunghe

……….

 

  1. Povero

……….

 

  1. Lontano

………..

 

  1. Vicina

………

 

  1. Molto

……..

 

Comparativo e superlativo relativo di buono, cattivo e molto

Gli aggettivi buono e cattivo possono formare il comparativo di maggioranza ed il superlativo relativo in modo sia regolare sia irregolare.

Il comparativo di maggioranza e il superlativo relativo dell’aggettivo molto, invece, è sempre irregolare.

 

comparativo di maggioranza

superlativo relativo

buono

migliore (irregolare)

più buono (regolare)

il migliore (irregolare)

il più buono (regolare)

cattivo

peggiore (irregolare)

più cattivo (regolare)

il peggiore (irregolare)

il più cattivo (regolare)

molto

più (irregolare)

il più (irregolare)

 

Gli avverbi di quantità

Gli avverbi di quantità servono per definire senza precisione una quantità.

Essi possono indicare scarsità (poco, meno, appena) e abbondanza (troppo, più, molto).

 

Scrivi le risposte alle domande seguendo l’esempio

esempio:

È più veloce viaggiare in aereo o in treno?

Viaggiare in aereo è più veloce che viaggiare in treno

 

  1. È meglio mangiare la carne o mangiare il pesce?

…………………………………………………..

 

  1. È più grande il mio bagno o il tuo?

…………………………………….

 

  1. È più facile imparare l’italiano o l’inglese?

…………………………………………….

 

  1. Ti piace più il calcio o il pugilato?

……………………………………

 

  1. È più economico fare la spesa al supermercato o al discount?

………………………………………………………………..

 

Alcune forme di presente indicativo irregolare

dare

io

do

tu

dai

lui, lei

noi

diamo

voi

date

loro

danno

 

andare

Io

vado

Tu

vai

lui, lei

va

Noi

andiamo

Voi

andate

Loro

vanno

 

fare

io

faccio

tu

fai

lui, lei

fa

noi

facciamo

voi

fate

loro

fanno

 

dovere

io

devo

tu

devi

lui, lei

deve

noi

dobbiamo

voi

dovete

loro

devono

 

rimenere

io

rimango

tu

rimani

lui, lei

rimane

noi

rimaniamo

voi

rimanete

loro

rimangono

 

aprire

io

apro

tu

apri

lui, lei

apre

noi

apriamo

voi

aprite

loro

aprono

 

salire

io

salgo

tu

sali

lui, lei

sale

noi

saliamo

voi

salite

loro

salgono

 

Inserisci le forme verbali di presente indicativo irregolare che mancano

Marisa (andare) ….. al supermercato. Il supermercato (aprire) ….. alle otto. Marisa (dovere) ….. fare la spesa per tutta la settimana. Al piano superiore del supermercato c’(essere) ….. il reparto alimentari. Al piano terra ci (essere) ….. i vestiti, la cartoleria e i profumi. Marisa (salire) ….. le scale mobili e (andare) ….. al reparto alimentari. Compra tutto ciò che le occorre e (fare) ….. la fila alla cassa. Quando (uscire) ….. dal supermercato (essere) ….. ancora presto e decide di fermarsi a mangiare un gelato.